Riflessioni del Duca Gagliardo della Forcoletta: Presa diretta

Macrino_d’Alba,_Autoritratto;_Tempera_su_tavola;_Torino,_Museo_Civico_d’Arte_Antica









Ieri sera a Presa Diretta non ha aggiunto nulla di quanto già si
sapeva. Sono rimasto tuttavia esterrefatto, colpito positivamente
dall'accento forte verso la riduzione degli F35 a favore delle
popolazioni terremotate. Le immagini degli aerei mi hanno fatto
rivivere la manifestazione del 10 luglio del 2009 contro il G8 a
L'Aquila. Manifestazione che sfilò dalla stazione di Paganica alla
Villa Comunale. Lungo il percorso molta solidarietà. Donne anziane che
rifornivano i manifestanti di bottigliette d'acqua e panini. Lungo il
percorse dove era possibile comparivano scritte: "Meno F35 più Case".
Poi gli articoli su "Il Centro" di Giustino Parisse e Enrico
Nardecchia. Pochi aquilani nel corteo. Paura. Paura di che? Di
mescolarsi al movimento internazionalista? Possiamo ben dirlo quel
corteo vide lontano.

L’Aquila: con la Salernitana esame di maturità

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Tornano al lavoro i rossoblù dopo la bella vittoria di domenica allo stadio dei Pini contro il Viareggio che ha riportato gli uomini di Pagliari ad occupare la terza posizione solitaria in classifica con 35 punti.

Nemmeno il tempo di godersi a pieno la grande prestazione offerta in toscana che L’Aquila deve cominciare a pensare alla Salernitana del presidente Lotito. La squadra campana reduce da un girone di andata tutt’altro che entusiasmante arriverà al Fattori sabato per giocare l’anticipo della 6° giornata di ritorno. I campani profondamente rinnovati nel mercato di gennaio saliranno in Abruzzo con l’obiettivo di consolidare la posizione all’interno della griglia dei play off.

L’Aquila  dal canto suo  è chiamata ad affrontare un vero e proprio esame di maturità. Le qualità di questo gruppo, capace di avere il miglior rendimento in trasferta del campionato, ancora non si sono mostrate pienamente tra le mura amiche dove finora si è sempre raccolto meno di quanto seminato. La Salernitana del neo tecnico Gregucci  potrebbe essere, in questa fase della stagione, l’avversario ideale per dimostrare il grado di maturazione della Valorosa che , tra l’altro, appare uscita rinforzata dal mercato di gennaio. Oggi mister Pagliari ha finalmente la possibilità di scegliere tra una rosa di giocatori di cui almeno 14-15 potenzialmente titolari .

Avanti quindi senza paura per continuare questo cammino di crescita per squadra, ambiente e  società, con la speranza Sabato di avere una grande risposta dal pubblico aquilano per spingere questi ragazzi ad alzare l’asticella dei propri limiti.

Ilaria Cucchi indagata con l’accusa di diffamazione. Solidarietà Prc

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di Fabrizio Salvatori – controlacrisi.org –

Ilaria Cucchi è indagata dalla Procura di Roma con l’accusa di aver diffamato agenti della polizia. È lei a darne notizia in un post sul suo blog sull’Huffington Post: “Ebbene si! Sono sottoposta ad indagini dalla procura della repubblica di Roma. Mi ha querelato il signor Maccari del sindacato della polizia di Stato COISP. Sono indagata per aver offeso l’onore della Polizia di Stato e di tutti i poliziotti che ne fanno parte”, spiega.

“Sono indagata per aver reclamato verità e giustizia per la morte di Federico, di Michele, di Giuseppe, di Dino e di tanti altri morti di Stato. Sono indagata per essermi ribellata alla mistificazione ed alle infamanti menzogne sulla morte di mio fratello. Io non mi fermerò, mai. Non avrò pace fino a quando non avrò ottenuto giustizia. Io voglio confessare tutto, ogni cosa. Queste morti offendono la Polizia , questo è sicuro. Offendono lo Stato. Questo è altrettanto sicuro. Offendono tutti. Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Michele Ferrulli, Dino Budroni, Federico Perna, Gabriele Sandri e tanti tanti altri non dovevano morire. No. È colpa loro se è stato offeso lo Stato. Stefano Cucchi è morto per essere stato portato nel Tribunale di piazzale Clodio, a Roma e poi all’ospedale Pertini”.

“Stefano Cucchi non doveva morire. La colpa è sua se la polizia si sente offesa. È colpa mia. Voglio essere processata per questo. Questi padri, figli, fratelli non dovevano morire. E siccome sono morti noi famigliari dovevamo stare zitti. Il dolore e le tremende sofferenze alle quali sono stati sottoposti non sono importanti. No. Loro non dovevano morire e se sono morti è colpa loro. Tutta colpa loro. E noi tutti, soprattutto, dovevamo e dobbiamo stare zitti. Zitti. E ringraziare”, conclude Ilaria Cucchi.

Solidarietà è stata espressa dal segretario del Prc Paolo Ferrero. “Tutta la nostra solidarietà a Ilaria Cucchi – si legge in una nota – sottoposta a indagini dalla procura della Repubblica di Roma a seguito delle querele del sindacato di polizia COISP. Siamo sicuri che questo ennesimo, vergognoso episodio non fermerà lei e la sua famiglia nella ricerca di verità e giustizia sull’omicidio di Stefano Cucchi”. Una dichiarazione in questa direzione anche da parte del sindaco di Roma Ignazio Marino. “Sono vicino a Ilaria Cucchi, Lucia Uva e Domenica Ferrulli, indagate per aver chiesto la verita’”, commenta su twitter Marino.

Riflessioni del Duca Gagliardo della Forcoletta: 7,5 miliardi di euro alle banche perchè ce lo chiedeva l’Europa..

Macrino_d’Alba,_Autoritratto;_Tempera_su_tavola;_Torino,_Museo_Civico_d’Arte_Antica

 

 

 

 

 

"L'Italia sta marcendo in un..... che è egoismo, stupidità, incultura,
pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche
modo a contribuire a questa marcescenza è ora il fascismo" Pier Paolo
Pasolini Eretico e Corsaro. Signor Direttore io non sono d'accordo con
la sig.ra Boldrini. Non sono d'accordo con il governo delle larghe
intese. Non per questo mi si deve associare al movimento 5Stelle. Se
io fossi loro non sarei più io. Vorrei attirare violentemente la sua
attenzione e quella dei lettori su l'intimo della votazione,
dell'altro giorno in parlamento. Su qualla votazione che i deputati
del PD e di SEL hanno accompagnato al canto di BELLA CIAO. Cioé sul
fatto che sono stati trasferiti 7,5 miliardi alla banche perché, anche
questa volta "c'è lo chiedeva l'Europa". Per carità di patria!
Mischiare il cavolo con il Padrenostro mi pare un po troppo. "Ben
presto però i maiali, più intelligenti e più ricchi di qualità
organizzative, assumono il controllo della situazione.....Tutti gli
animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri" Geoge
Orwell La fattoria degli Animali. Non si capisce perché la banche si e
la scuola, la sanità, le pensioni  No! Sono forse i tre piccoli porcellin?

3 febbraio 2014

Riflessioni del Duca Gagliardo della Forcoletta. La Fiat non c’è più..

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La Fiat non c'è più. L'Italia sta sprofondando in un provincialismo
senza confini. La FIAT insieme all'IRI è stata una colonna dello
sviluppo e del boom economico di questo paese. La fabbrica degli
Agnelli, unitamente a quanto di intervento pubblico messo in atto
questo paese, subito dopo la grande guerra, costitui la fortuna di
quella economia mista che permise-pur tra molte e diverse
contraddizioni-  di crescere a ritmi che oggi potremmo definire
"cinesi". Tutte le fabbriche pubbliche sono venute meno
(chimica,telecomunicazioni,siderurgia,informatica) in virtù di
privatizzazioni suicide, spensieratamente realizzate da centrosinistra
e centrodestra. Ed oggi con l'esodo della FIAT, siamo di fronte
all'evaporazione totale di un punto di riferimento di una qualsivoglia
struttura industriale. Senza una grande industria tutto è destinato al
crollo o, al più, organizzarsi per diventare riserve delle
multinazionali tedesche e francesi. Se a questo tramontare sommiamo la
scomparsa(vogliamo ricordare i vari ministri? Da Lombardi a Luigi
Berlinguer, fino a Moratti e Gelmini) di una tradizione universitaria
cresciuta in migliaia di anni, una domanda sorge spontanea: Ma di
quale luce in fondo al tunnel, di quale ripresa o crescita parlano?
Una generazione di sgiagurati, di politici ci sta conducendo alla
irrilevanza culturale politica e istituzionale. Altro che questione
morale, corruzzione ecc.(non che essa non abbia importanza), qui siamo
di fronte ad una classe dirigente di un nanismo sconfinato.
Questi non conoscono nemmen lontanamento in quale mare ci si sta muovendo

Rossoblù a Viareggio con la coppia De Sousa Libertazzi

Lecce (LE)   LECCE  VS L'AQUILA FOTO FABIO SERINO

 

 

 

 

 

 

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Domani pomeriggio alle 14,30 pioggia permettendo i rossoblù di Pagliari saranno impegnati allo stadio dei Pini di Viareggio. Pare sempre più probabile che la squadra si schiererà con un inedito 4-3-1-2 con il nuovo acquisto Maltese ad agire nella linea mediana insieme ad Agnello e Del Pinto.Corapi farà da trequartista alle spalle della coppia d’attacco composta da Libertazzi e De Sousa. Confermata la difesa titolare con Pomante e Zaffagnini centrali e Scrugni e Dallamano esterni. Partiranno dalla panchina  Fediani, Ciciretti e Pià.

Per l’occasione le associazioni locali dei parenti delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio rinnoveranno la solidarietà al popolo aquilano.

Attesi una settantina di tifosi al seguito della Valorosa.

 

Probabile Formazione: Testa; Scrugli, Zaffagnini, Pomante, Dallamano; Maltese, Agnello, Del Pinto; Corapi; Libertazzi, De Sousa.

Arbitro: Iliuzzi di Molfetta (Pizzagalli-Bertasi)

Carta di Lampedusa, per riscrivere la geografia dei diritti

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di Paolo Ferrero

Voglio augurare buon lavoro ai tanti e alle tante che dal 31 gennaio al 2 febbraio hanno scelto di tornare a Lampedusa per affrontare le questioni connesse alle frontiere europee. Da sempre il nostro partito ha considerato criminali non solo la logica dei respingimenti e della militarizzazione del Mediterraneo che finora hanno portato solo lutti e sofferenze, ma altrettanto gravi le normative che impediscono a chi sceglie questo continente e questo Paese, di costruirsi un futuro decente, nel lavoro e nei diritti.

Riteniamo inaccettabile continuare a vivere in un’Italia in cui la vita di milioni di cittadini è governata da leggi xenofobe e razziste come la Bossi-Fini. E riteniamo importante partecipare ai lavori di elaborazione della Carta, sia per i contenuti che vuole esprimere che per le modalità con cui si va realizzando.

Riteniamo infatti che la costruzione di uno spazio pubblico e partecipato capace di rimettere in moto, su contenuti chiari, soggetti collettivi e individuali fra loro diversi ma con prospettive convergenti, è un punto che noi riteniamo decisivo. E’ importante anche perché Lampedusa non deve rimanere il luogo dell’eterna emergenza ma deve diventare simbolo propulsore di una idea alternativa dell’Europa e del suo rapporto con il Mediterraneo.