Il 17 Agosto a Pratola Peligna l’artista aquilano Del Vecchio con Ellade Bandini

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Nell’ambito delle manifestazioni culturali della PERDONANZA CELESTINIANA 2015, il 17 Agosto a Pratola Peligna concerto di Ellade Bandini con Anime Salve e Parnassius

 

 

Ellade Bandini (Ferrara, 17 luglio 1946)
è un batterista italiano, con una lunga carriera da turnista e di concerti, ed ex-membro dei The Pleasure Machine.
All’età di 4 anni riceve come regalo di Natale una piccola batteria giocattolo: da qui comincia il suo interesse verso lo strumento, che continua poi intorno ai 15 anni con alcune lezioni presso il maestro Roul Ferretti.
A 16 cerca di assimilare i principali “trucchi del mestiere” guardando il batterista Giorgio Zanella, mentre la carriera vera e propria la inizia l’anno dopo, a 17 anni, suonando a livello professionale con alcune orchestre in sale da ballo e night club di tutta Italia: è in una di queste orchestre, quella del maestro Ugo Orsatti, che Bandini suona per la prima volta con il bassista Ares Tavolazzi.
La sua carriera di batterista prosegue suonando per la cantante Carmen Villani, nel gruppo beat Avengers (in cui al basso c’è nuovamente Ares Tavolazzi). Alcuni cambiamenti nel gruppo della Villani lo fanno incontrare con il giovane pianista e arrangiatore Vince Tempera. Inserito, grazie allo stesso Tempera nell’ambiente discografico, diviene presto un turnista molto richiesto, suonando in alcuni 45 giri di successo di quegli anni, come Io mi fermo qui di Donatello, Viaggio di un poeta e Vendo casa dei Dik Dik, Soleado dei Daniel Sentacruz Ensemble, Rumore di Raffaella Carrà, L’importante è finire e Ancora ancora ancora di Mina.
Nel 1969 con Ares Tavolazzi e Vince Tempera forma i The Pleasure Machine ed inizia con loro la collaborazione con Francesco Guccini, fino al 1982 solo su disco e poi anche in tournée. Nel 1978 Tempera lo chiamerà a suonare la batteria anche nei singoli e nell’album tratti dalle sigle della prima serie mecha apparsa in Italia, Atlas Ufo Robot (Goldrake), in cui Tavolazzi apparirà come bassista e coautore di Shooting Star, e idealmente si ricomporrà così il loro trio.
Bandini, nella sua lunga carriera, ha collaborato anche con moltissimi altri musicisti ed artisti italiani: Francesco Guccini, Claudio Lolli (nell’album Nove pezzi facili), Roberto Vecchioni, Paolo Conte, Fabio Concato, Vinicio Capossela, Fabrizio De André, Angelo Branduardi, Mina, Pino Presti, Victor Bach, Adriano Celentano, Bruno Lauzi, Dik Dik, Equipe 84, Antonello Venditti, Ron, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, Claudio Villa, Mario Del Monaco, Edoardo Bennato, Renato Rascel, Luigi Proietti, Little Tony, Bobby Solo, Fiordaliso, Betty Curtis, Ricky Gianco, Gian Pieretti, Milva, Zucchero, Maurizio Geri, Loredana Bertè, Renato Zero, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, I Giganti, Luigi Maieron, Teresa De Sio, Enzo Jannacci, Umberto Bindi, Cristiano De Andrè, Fred Bongusto, Raffaella Carrà, Massimo Ranieri, Gino Paoli, Alessandro Ducoli, Adriano Pappalardo, Sergio Endrigo, Mal, Michele Maisano, Michele Pecora, Nino D’Angelo, Franck Pourcel, Wallace Collection, The Renegades, Antonella Serà, Franco Simone, Peppino Gagliardi, Nicola Di Bari, Decibel, Enrico Ruggeri, Musicanova.[1][2][3][4][5][6]
Con Ares Tavolazzi, Andrea Pozza, Carlo Atti, Roberto Rossi, Marco Tamburini, e Piero Odorici suona nel gruppo Jazz Encounters, prima formazione italiana ad essere in cartellone per due settimane consecutive nel noto jazz club londinese ” Ronnie Scott”. Partecipa inoltre a numerosi festival Jazz con Alan Farrington, Sandro Gibellini, Massimo Moriconi, Nico Gori, Fabio Zeppetella, Danilo Rea. Sempre nel mondo del Jazz ha occasione di collaborare con personaggi del calibro di Phil Woods, Paolo Tomelleri, Larry Nocella, Lee Konitz, Mario Rusca, Luciano Biasutti, Renato Sellani, Ray Bryant, Sergio Fanni, Franco Cerri, Bruno De Filippi, Carl Fontana, Antonio Marangolo, Giusto Pio, Henghel Gualdi, Andrea Innesto, Tony Scott, Emil Richards, Gianni Basso, Gianni Oddi, Demo Morselli, Daniele Comoglio, Andrea Tofanelli, Mike Melillo, Armando Corso, Antonello Salis, Paolo Fresu, Massimo Moriconi, Flavio Boltro, Dado Moroni, Fabrizio Bosso, Umberto Fiorentino, Mario Ciammarughi, Emilio Soana, Gianni Coscia.
Dal 1999 fa parte della “Drummeria”, formata oltre che da Bandini da altri quattro batteristi: Walter Calloni, Maxx Furian, Christian Meyer e Paolo Pellegatti. La Drummeria si esibisce in emozionanti e spettacolari live basati su assoli e unisoni usando i tamburi come mezzi espressivi di grande spessore. Insieme a Mario Arcari e Giorgio Cordini, che come Bandini militarono per anni alla corte di Fabrizio De André, danno vita insieme ad altri giovani e bravissimi musicisti ai “1000 anni ancora”, gruppo col quale inciderà “Storia di un Impiegato” totalmente riarrangiato da Mario Arcari.
Al momento sembra privilegiare l’attività live allo studio di registrazione, che alterna con seminari e l’insegnamento nel corso di diploma di musica jazz al conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara.
È ambasciatore della città di Ferrara, ed è stato il primo musicista a ricevere, nel 2006, il Premio Tenco per “I suoni della canzone”.

i PARNASSIUS sono:
DIEGO DEL VECCHIO voce-chitarra
RICCARDO PEZZOPANE pianoforte-tastiere
LEONARDO FURORE chitarre
CRISTIAN RANTUCCI sassofono
GIOVANNI D’ERAMO basso
MICHELE MUSTI batteria-percussioni

le ANIME SALVE sono:
DIEGO DEL VECCHIO voce-chitarra
TOMMASO CIOTTI pianoforte-tastiere
ALESSANDRO IANNUCCI chitarre
FRANCESCO GIULIANI violino
GIOVANNI D’ERAMO basso
MATTIA MATONE batteria-percussioni

Sindacato

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L’estate si avvia a passare la mano ma sulla spiaggia rimangono
rifiuti e mucillagine. Anche Goffredo Palmerini della vicina Paganica
schifato della disonestà dei vari dirigenti Cisl restituisce la
tessera, appellandosi sulla centralità della nostra Carta
Costituzionale in materia di lavoro, che in verità non è mai stata
interamente applicata (il sottoscritto ha restituito la tessera della
CGIL perché non costituiva più un argine allo strapotere finanzista).
Anzi, negli ultimi anni essa è stata sistematicamente vilipesa, messa
sotto scacco, soprattutto in materia di rapporti di lavoro. Un opera
di distruzione che ha visto una perfetta sintonia dei governi di
centro-destra e centro-sinistra. L’attuale governo dei giovani
“futuristi” a conduzione renziana è sulla strada maestra di
completare questo paradigma sul lavoro. Rendere il lavoro e i
lavoratori: merce. Ed in questo senso avanzerei una provocazione ai
benpensanti, ai vari governanti ma anche e soprattutto ai giornalisti,
sempre se quest’ultimi sono disposti a mettersi in gioco e in
discussione: E’ più scandalosa l’ultima vicenda della Cisl
(sicuramente lo é) o il sindacalismo complice con le politiche che
negli ultimi anni non hanno fatto altro che provocare arretramenti
spaventosi in tema di condizioni di vita
materiali,sociali,psicologiche di milioni di lavoratori donne
precari,pensionati? Aggiungo che non servirà a nulla la fabbrica
dell’ottimismo dei numeri sparati a caso o magari come spesso avviene
un giorno salutare il senso di responsabilità delle centrali sindacali
per poi il giorno successivo asfaltarli. La mistica orwelliana della
propaganda si scontra con una crisi sistemica e in cui l’orizzonte
appare oscuro ed incerto. Dentro questo scenario la crisi italiana si
presenta disastrosa e in un declino inarrestabile. A me pare che
questa classe politica sia stata messa li per gestire questo declino.
Quindi Il compito del giornalismo- mi permetta – direttore è quello
di diffondere lo Scetticismo, il Dubbio, il Ragionamento. La macchina
della felicità è propria dei Regimi.

 

Alfonso De Amicis

“LA PROSSIMA FERMATA” PRIMO CD INEDITO DEL CANTAUTORE AQUILANO DIEGO DEL VECCHIO

del vecchi

 

 

 

 

 

 

 

 

L’AQUILA – E’ uscito il 7 luglio scorso il primo cd inedito del cantautore aquilano Diego Del Vecchio dopo anni passati in giro a proporre in ogni luogo brani di altri autori.

Il CD dal titolo “LA PROSSIMA FERMATA” è composto da 9 tracce che hanno come unico filo conduttore l’insieme di esperienze vissute dall’autore nell’arco della sua vita musicale e non.

E’ dedicato al chitarrista aquilano DENNI ZUCCON amico e collega di una vita prematuramente scomparso a soli 33 anni nel maggio del 2009 con il quale Diego ha iniziato a progettare e arrangiare questo CD.

Gli arrangiamenti successivi sono stati curati dall’artista milanese Clemente “Clemmy” Della Rocca (tranne SOGNA degli aquilani Nico Petrella e Cristian Paolucci) sono uno strappo alla musica cantautoriale che hanno accompagnato per più di venti anni la carriera artistica di Diego Del Vecchio. Infatti i testi importanti e impegnati sono adagiati su sonorità elettroniche, rock, dance.

Dal brano NON ERA PER ME è stato tratto anche un videoclip realizzato con il contributo del Comune dell’Aquila-Assessorato alla Promozione Culturale.

Il brano in questione è il risultato dei pensieri che hanno invaso e pervaso la mente dell’autore per lungo tempo dopo il 6 aprile 2009.

E’ un modo di raccontare il vivere il post sisma ma soprattutto è la voglia di ricordare i 309 angeli, i loro familiari e i loro amici.

Vuole anche essere una denuncia sugli scandali che hanno preso forma e vita dopo il terremoto e che hanno avuto come protagonisti politici corrotti, scienziati servi e imprenditori disonesti.

Il video è una produzione “Ass. Culturale “Centro Studi per il Progresso”
Regia: Gianfranco Di Silvestro
Direttore della Fotografia: Francesco Colantoni
Montaggio: Sara Groppi

Attori: Cristiano Coia e Valentina Floro (La tenda in circolo)