Nessun futuro per L’Aquila nell’Europa della Merkel

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Di Roberto Santilli giornalista di Abruzzoweb

 

L’Europa muore sotto i colpi di un manipolo di individui con un potere immenso tra le mani. E le genti d’Europa nella maggior parte dei casi sono impegnate a curare il giardinetto fuori casa (o a occuparsi, nei momenti ‘morti’, del dannosissimo gioco del calcio come fa il sottoscritto), un metro quadrato di spazio ancora per poco respirabile in mezzo a un disastro economico da star male per decenni, convinte, o illuse, di potersi salvare le chiappe, di riuscire a tenersi a distanza di sicurezza dalla tempesta. È impossibile riassumere in poche righe le motivazioni, psicologiche prima di tutto, che impediscono a milioni di persone di considerare il tracollo economico e sociale europeo come l’unico frutto possibile di quell’albero malato, perché malato è stato voluto e cresciuto, chiamato Eurozona, da cui o si esce o si resta schiacciati, nessuna via di mezzo è possibile.

Ma se si dà un’occhiata all’Aquila terremotata, si può capire più di qualche passaggio. La città peggiora ogni giorno di più nonostante qualche cantiere, anche importante, sia partito, una dinamica che somiglia in modo inquietante a ciò che succede nelle realtà economicamente indecenti ma comunque ‘alla moda’ e dal bicchiere spacciato come mezzo pieno: lavori come uno sguattero (se lavori), puoi permetterti una bella tv e un bel paio di pantaloni, ma dormi in un tugurio e non hai accesso a ciò che conta di più nella vita: una casa tua, una comunità sana di cui sentirti parte, un lavoro che ti permetta di crescere, di migliorare, di non ammalarti o di curarti senza perdere tutto ciò che hai se ti ammali e di godere, domani, di una vecchiaia decente, guardando i tuoi figli fare ciò che hai fatto tu qualche anno prima. L’Aquila questo è. L’Aquila di questi anni, come l’Italia di questi anni.

Quando lo sviluppo se ne va per affari suoi, quando è una questione non coordinata e aperta a tutti, chi resta fuori dal gioco , sostanzialmente, muore, isolandosi e convincendosi che un misero fazzoletto riciclato non si sa bene come sia in fondo meglio di niente e che quelle regole ormai cristallizzate siano giuste e impossibili da cambiare. Del resto, se tutti chiedono un affitto di 600 euro per una caverna e se quella caverna oggi la chiami casa, perché ribellarsi?. Oppure, nei casi addirittura peggiori, lanciandosi in battaglie che in un momento storico come questo non sono prioritarie e altro non fanno che rimescolare le acque, impedendo la comprensione radicale, completa, assoluta, di ciò che accade sopra di noi e quindi da noi, qui, a casa nostra. Andiamo più spediti. Qualche giorno fa Guy Abeille, il funzionario francese che ha inventato il vincolo del 3 per cento nel rapporto deficit/pil, il vincolo per cui L’Aquila intesa come città con un futuro degno di essere chiamato tale, non un’accozzaglia di monumenti a uso e consumo di quattro randagi fermi al presente e al passato, ha ammesso: “Serviva un numero facile da ricordare da sbattere in faccia ai ministri francesi che chiedevano soldi”.

Insomma, l’elemento macroeconomico che sta polverizzando le democrazie europee (L’Aquila è in Europa e dipende dall’Europa, lo sapevate?), democrazie imperfette certo ma non per questo da strangolare, è una balla colossale. Una frase del genere dovrebbe provocare una rivolta da leggenda, invece in Italia, più che altrove, si sprecano energie, tempo, idee, dietro alle pagliacciate degli sprechi pubblici e delle altre diavolerie inventate dai servi dei demoni europei e generalmente sovranazionali. Un sottosegretario appena entrato sulla scena, al contrario, conferma: il 3 per cento non si sfora.

Più Europa, più nazismo, più crimini. Chiaro, sì? E intanto si continua a ignorare, a questo punto non importa più se consapevolmente, la differenza fra un cancro e un prurito alle parti basse. Così come si continua a ignorare il funzionamento di uno Stato con una sua sovranità monetaria e di bilancio, (l’Euro ha distrutto i fondamentali della nostra democrazia, non una puttanella in quel di Arcore), puntando il dito contro ciò che mai, mai, può annientare l’economia di un Paese, vedi auto blu, evasione fiscale, quella che oggi salva le aziende italiane altrimenti destinate a una corda appesa a una trave), e altre sciocchezze assortite. In conclusione.

Era il 24 giugno del 2013. Al dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia, lo staff tecnico dell’allora vice ministro Stefano Fassina, rispondeva, lo riassumiamo, all’economista statunitense Warren Mosler: le sue proposte con cui reperire i circa 6 miliardi che servono per rimettere in piedi L’Aquila, non coincidono con gli accordi che il governo di Enrico Letta ha preso con la Germania di Angela Merkel. Erano proposte che al rapporto deficit/pil, quello di cui sopra, quello fissato al 3 per cento senza alcuna motivazione scientifica, facevano forse un po’ di solletico, cioè non lo toccavano sul serio, anzi, permettevano il rientro di quattrini nelle casse dello Stato. L’ennesimo governo non eletto, abusivo, antidemocratico e insolente, si è insediato in Italia, promettendo agli italiani favolette senza valore o ricette economiche che porteranno l’Italia, definitivamente, a una condizione kosovara. Da quel giugno del 2013, cui si era arrivati sanguinanti a causa dei colpi inferti da un sadico cadavere ambulante servo di criminali in giacca e cravatta come Mario Monti, che nell’unica visita all’Aquila non si è beccato manco un uovo in faccia, le cose sono decisamente peggiorate.

Il ‘nuovo che avanza’ Matteo Renzi è costretto, per carriera, a fare lo spogliarello davanti a Hitler con la gonna, la signora Merkel. I voti ai negri d’Europa, noi tutti, li dà quella bionda là. Questa è la realtà dei fatti. Ma all’Aquila c’è chi preferisce dannarsi l’anima per inchieste patetiche e ombre del potere che conta sul serio e che ci uccide giorno dopo giorno. Poi arriva un sottosegretario alla presidenza del Consiglio come Graziano Delrio, che senza indugi fa sapere agli strangolatori di Francoforte e Bruxelles che l’Italia farà la brava e non si azzarderà a sforare quel maledetto e fasullo 3 per cento. In manicomio non saprebbero da dove cominciare.

Amen.

A dieci giornate dal termine, il punto della situazione

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di Alessandro Mellone 

Al termine del campionato mancano 10 giornate, anche se ai rossoblù restano da giocare 8 incontri dovendo ancora ‘usufruire’ del turno di riposo(alla 25ma giornata) e non dovendo scendere in campo a Nocera dopo la decisione di escludere i campani dal Campionato, per cui i rossoblù si troveranno 3 punti in più in classifica, facciamo il punto della situazione.

L’ultima giornata ha visto L’Aquila uscire sconfitta immeritatamente in quel di Grosseto, dopo 4 trasferte in cui aveva ottenuto 2 vittorie e 2 pareggi, da notare che l’ultima sconfitta esterna, ironia della sorte, era avvenuta proprio sul campo della Nocerina.

Se i risultati risultano ancora piuttosto altalenanti è innegabile che dalla gara esterna col Pisa(pareggiata in rimonta 2-2 dopo esser andati sotto 2-0), soprattutto dal 2° tempo di quella partita, a livello di impostazione di gioco stiamo vedendo in campo un’altra L’Aquila.

Non più una matricola terribile, tutta pepe e veloci ripartenze, che aveva stupito tutti raggiungendo addirittura la vetta della classifica(e forse illudendo più di qualche tifoso) di un girone d’acciaio una vera B2, con però poca capacità di imporre il gioco alle avversarie e difficoltà di trovare spazi soprattutto nelle gare interne, bensì una squadra che grazie ai nuovi innesti di Gennaio e alla mano esperta di Mister Pagliari può cambiare volto più volte anche nella stessa partita e letteralmente comandare il gioco con possesso e circolazione palla di qualità, roba da squadre affermate e che sanno il fatto loro.

Oltretutto nelle ultime uscite la squadra ha subito pochissimi tiri nel proprio specchio a fronte di tante palle goal create, la maggior parte malamente sprecate, altrimenti la classifica avrebbe decisamente un altro aspetto. Proprio questa mancanza di concretezza sotto porta ed i punti gettati al vento con Salernitana e Grosseto, due partite quasi dominate dai rossoblù, hanno indispettito una parte dei tifosi rossoblù partiti per la Toscana, che al termine della gara, dopo un rigore e due clamorose palle goal fallite, hanno beccato l’attaccante De Sousa, arrivato a L’Aquila con grosse aspettative almeno ad oggi disattese, soprattutto a livello realizzativo, e finito nell’occhio della critica.

In effetti anche nell’ultima trasferta l’ex-bomber teatino ha fornito una bella e generosa prova a livello di impegno e giocate in mezzo al campo, vanificata poi dall’imprecisione sottoporta, anche se non è stato il solo a divorare clamorose palle goal nelle ultime giornate e le partite si vincono e perdono sempre in 11.

Siamo sicuri però che se da una parte abbia un po’ subito il “salto” dalla II alla I divisione dall’altra il calciatore c’è, continuando ad impegnarsi al massimo ed aumentando la decisione e la cattiveria sottoporta, arriveranno anche le reti che i tifosi si aspettano da lui.

L’Aquila sta dimostrando che nonostante un budget ridotto rispetto alle big del girone ha tanto potenziale da esprimere, con convinzione, maggior cattiveria e precisione sotto porta, può essere la vera mina vagante dei play-off. ..Ma comunque andrà sarà un successo, questo è il miglior campionato dell’Aquila calcio dal dopoguerra, non lo scordiamo!

FORZA L’AQUILA!

Anpi e Ampia il 10 Febbraio per la Giornata del ricordo

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In occasione della “Giornata del ricordo” (celebrazione nazionale istituita con la legge 30 marzo2004 n. 92 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata) l’ANPI e l’ANPPIA dell’Aquila organizzano un incontro dal titolo: “Il nazi-fascismo, la guerra imperialista italiana sul confine orientale, le foibe: conoscere la storia per capire la realtà”con l’obiettivo di riflettere su questa drammatica vicenda nel quadro degli avvenimenti storici che coinvolsero quelle popolazioni sin dal primo conflitto mondiale, poi con l’avvento del fascismo e il tentativo di annessione del territorio jugoslavo, infine con la seconda guerra mondiale e le scelte Alleate sui confini nord orientali dell’Italia.

In questo quadro e senza reticenze si affronta la tragedia delle foibe che per troppi anni nel dopoguerra – anche per speculazioni politiche da parte della destra – è stata sottovalutata.

A partire dagli anni ’90 la ricerca storica si è sviluppata coinvolgendo anche le istituzioni: e nel 1993 i Ministeri degli Esteri di Italia e Slovenia istituirono una commissione congiunta storico-culturale che dopo 7 anni approvò all’unanimità una relazione fondamentale per inquadrare il dramma delle foibe nel contesto storico.

Nel corso dell’incontro promosso da ANPI e ANPPIA, oltre a documenti, testimonianze e interventi, verrà proiettato Fascist Legacy (“L’eredità del fascismo”) un documentario sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante la seconda guerra mondiale, realizzato nel 1989 dalla BBC (regia di Ken Kirby) con interviste agli storici Claudio Pavone, Giorgio Rochat e Giovanni De Luna.

L’appuntamento è per lunedì 10 febbraio 2014, alle ore 18 presso la Sala convegni dell’Hotel 99 Cannelle all’Aquila.

 

Sei aquilano se..

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di Christian Marchetti

Sei aquilano se… Sei aquilano se ti trovi all’Acquacetosa, a Roma, al Centro di preparazione olimpica del Coni che poi è il quartier generale della Nazionale di rugby, e ti senti solo come un cane in mezzo a tanta gente. Vuoto cosmico, un film polacco con sottotitoli in ucraino. Gli uomini di Jacques Brunel preparano in questi giorni la sfida alla Francia di domenica a Saint Denis, e di aquilano non si sente nemmeno un seppur vago “ju”. Sei aquilano se poi incroci Troiani, Gino Troiani, il manager azzurro, e… ‘ngulo… loco te ringalluzzisci… e gli dici: “Oh, Gi’, mbè? Che dici?” E lui: “Eh, gnende. Tu?”. E tu: “Eh, gnende”. Ma prima con Gino era diverso. Gli rubavi un quarto d’ora prima dell’intervista e cominciavi a fare discorsi del tipo: “‘ngulo, Gi’, ma sta a vede’ L’Aquilarebbi?” E lui (rammaricato): “Eh, la stengo a vede’…”. E tu: “Eh, ‘nfatti”. Oggi invece Gino, ex estremo e apertura dell’Aquila rugby, squadra con cui ha vinto gli ultimi tre scudetti, boh… che ne saccio, s’è “rezzelato”. Nel senso che l’altro giorno ha cazziato l’autore di queste righe: “Su, se dobbiamo parla’ parliamo sennò mi rimetto a fare quello che stavo facendo”. Non si parla nemmeno più in dialetto aquilano, con Gino. Che tra un po’ si farà chiamare pure Luigi… Sei aquilano se capisci perché Gino fa così. E Gino fa così perché pure issu, ju quatranu, se sente solo. Masò, che poi sarebbe Andrea Masi, non c’è più. Cioè, lui è infortunato. Era infortunato. Uno di quei guai che ci metti tanto, un ginocchio grosso come ‘nu cocommaru faceva vedere su Twitter. Ma adesso Masò è tornato e tutti, a Londra, tra gli Wasps che poi è il suo club, sono felici. Sì, ma è Londra. E sei aquilano se… se ti senti solo. Nella capitale inglese, nella stessa squadra, c’è pure Carlo Festuccia. Tallonatore, ha rinnovato da poco con il club. Gioca molto, se fa ‘nu c..u che la metà abbasta, negli intervalli degli allenamenti prepara pure la Carbonara (non gli arrosticini soltanto perché gli inglesi manco ju sanno mette ‘nu zippo ‘mmezzo a carne suscì piccola) ed è felice così. A chi scrive lo dice Luca, il fratello, che ogni tanto lo chiama per farlo sentire meno solo. Sei aquilano se, comunque, caro Carlo, ultimamente qui tra i colleghi s’è fatto il tuo nome. “Oh, riga’, Ghiraldini rischia”. “Titolare Giazzon, allora. Ma un altro convocato lo devi chiama’”. “Festuccia!” “Eh, Festuccia!” “Fermi! Brunel non sembra essere d’accordo con voi. Davanti gli ha messo Manici e D’Apice”. Sei aquilano se… poi ti incazzi pure un po’ con L’Aquila rugby, che da qualche anno non ha il vivaio rigoglioso come un tempo. Sarà che a L’Aquila jela… Scherzi a parte, di convocati nelle nazionali giovanili se ne vedono sempre meno. Tutto questo mentre i ragazzi della prima squadra tirano ju collu per via di quegli stipendi che arrivano a singhiozzo. A Natale però Marchetti ha conosciuto il presidente. Simpatico ‘na cifra, per carità, ma costretto, porello, a recitare il solito ruolo da sempre pittoresco di presidente dell’Aquila rugby: non è lui a tirar fuori direttamente i dindi, bensì questa sorta di pool di sponsor (ahahahahahahah). Una volta c’era la Cassa di Risparmio ma mo, da quando so’ diventati emiliani, chi ji capisce più quiji? E comunque la squadra gioca in Serie A, che non è più la Serie A di una volta. Oggi è una specie di Serie B e nel massimo campionato, l’Eccellenza, giocano Mogliano (campione d’Italia) e San Donà. Certo che s’è ‘mpazzito forte ‘sto mondo! Sei aquilano se ti chiedi quale fine abbia fatto Quartaroli, l’ultimo talento di livello internazionale espresso dal rebbi de noiatri. Gioca a Parma, nelle Zebre. Oddio, gioca… Ultimamente non è che si sia visto tanto in campo. Tra infortuni prima ed esclusioni dal giro della Nazionale poi. Anzi, la prossima volta glielo chiedo a Brunel: “Jacques, ma Quartaroli che fine ha fatto?” Ma poi quello lo chiamerà “Quartarolì”, alla francese, e ci sarà da ‘nguastisse. Sei aquilano se, dentro questo bar all’Acquacetosa, in attesa di parlare con ‘sti ragazzi del Norde con la maglia azzurra, ti giri verso la finestra, guardi la pioggia scendere e ti chiedi cosa sarà mai successo a quello sport che tanto amavamo e che tanto lustro ha dato alla nostra città. Boh, vallo a capi’. Gino, hai due minuti? Mi sento solo.

Rossoblù a Viareggio con la coppia De Sousa Libertazzi

Lecce (LE)   LECCE  VS L'AQUILA FOTO FABIO SERINO

 

 

 

 

 

 

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Domani pomeriggio alle 14,30 pioggia permettendo i rossoblù di Pagliari saranno impegnati allo stadio dei Pini di Viareggio. Pare sempre più probabile che la squadra si schiererà con un inedito 4-3-1-2 con il nuovo acquisto Maltese ad agire nella linea mediana insieme ad Agnello e Del Pinto.Corapi farà da trequartista alle spalle della coppia d’attacco composta da Libertazzi e De Sousa. Confermata la difesa titolare con Pomante e Zaffagnini centrali e Scrugni e Dallamano esterni. Partiranno dalla panchina  Fediani, Ciciretti e Pià.

Per l’occasione le associazioni locali dei parenti delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio rinnoveranno la solidarietà al popolo aquilano.

Attesi una settantina di tifosi al seguito della Valorosa.

 

Probabile Formazione: Testa; Scrugli, Zaffagnini, Pomante, Dallamano; Maltese, Agnello, Del Pinto; Corapi; Libertazzi, De Sousa.

Arbitro: Iliuzzi di Molfetta (Pizzagalli-Bertasi)

Folla di ragazzi per la partecipazione. Pelini:”Se consapevoli partecipazione irreversibile”

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Si è tenuta stamani, nell’Auditorium del Parco, affollatissimo di
studenti delle scuole superiori, la giornata conclusiva del progetto
europeo “Youth Partecipatory Budgeting“, promosso dall’assessorato
comunale alle Politiche partecipative e incentrato sulle tematiche
della partecipazione e della comunicazione tra i giovani e le
istituzioni.
I ragazzi che hanno preso parte al progetto, individuati a seguito di
una selezione, hanno esposto il percorso che, nell’arco di circa un
anno, li ha portati a contatto con il mondo istituzionale, con
l’obiettivo di delineare un confronto partecipativo in grado di creare
una sintesi tra esigenze del mondo giovanile e politiche del
territorio. Un’esperienza, come hanno sottolineato i ragazzi, che si è
ulteriormente arricchita grazie allo scambio culturale con un gruppo
di studenti Turchi e alla possibilità di confrontarsi con le realtà
amministrative del Paese. Al termine dell’incontro, i ragazzi hanno
quindi esposto la loro idea di “bilancio partecipativo”, legato
all’individuazione di una serie di priorità su cui investire in
termini di risorse e in particolare, per quanto attiene alla realtà
locale, all’esigenza di potenziare la mobilità urbana, indispensabile
alla luce della frammentazione abitativa sul territorio seguita al
sisma del 2009. A questo fine i ragazzi hanno elaborato un programma
specifico, denominato “Move your city“.
“Questo progetto – ha dichiarato l’assessore alla Partecipazione Fabio
Pelini – ci ha fatto comprendere quanto sia importante individuare
nuovi linguaggi, nuovi codici per la partecipazione, un processo
“irreversibile” i cui presupposti sono consapevolezza e
responsabilità. Lo scopo dell’Ufficio della Partecipazione, creato dal
Comune dell’Aquila in collaborazione con l’Università, è proprio
quello di creare sinergie e confronti che portino a progetti
condivisi. Vogliamo estrapolare da questa esperienza gli obiettivi
raggiunti a seguito di questo percorso, in particolare quelli legati
all’innovazione sociale e alla valorizzazione della creatività dei
ragazzi, valori aggiunti che determineranno un nuovo modo di dialogare
e di orientare le politiche del territorio. Per questa ragione
intendiamo proseguire questo progetto e attuarne altri per non
disperdere queste energie, preziosissime per disegnare il futuro della
città”.
Il progetto “Youth Partecipatory Budgeting è stato coordinato da
Fabrizio Coccetti e Federica Tomassoni, e realizzato in collaborazione
con Francesca Fabiani, presidente dell’associazione “L’Aquila Città
Futura”, partner del progetto, e con la professoressa Lina Calandra
dell’Università dell’Aquila, coordinatrice dell’Ufficio della
Partecipazione del Comune dell’Aquila.
Questi i nomi dei ragazzi che hanno partecipato: Serena Castellani,
Marta Ciambotti, Biancamaria Cimini, Chiara De Paolis, Francesca Di
Donato, Anna Gianvincenzo, William Giordano, Patryk Kalinski, Soufia
Laaggad, Elena Mantini, Tomas Matejcek, Stefano Michetti, Alessio
Pietropaolo, Priscilla Prato.

Alla giornata conclusiva del progetto “Youth Partecipatory Budgeting”
è intervenuta anche l’assessore comunale alle Politiche giovanili
Emanuela Di Giovambattista, che ha illustrato la proposta relativa
alla creazione della Consulta giovanile. Proposta, come ha
sottolineato, da valutare però, nel merito e nel metodo, proprio con i
giovani.
” Quello che dobbiamo dare ai giovani di questa città- ha dichiarato
l’assessore Di Giovambattista – sono proposte operative. Ci sono
stati, in questi giorni, incontri del sindaco e della giunta con le
categorie cittadine. Uno degli ultimi è stato proprio con le
associazioni giovanili. Ne sono venuti molti spunti, riferiti a
problemi concreti. In particolare è emersa l’esigenza di creare un
organismo di confronto permanente con i giovani, allo scopo di
determinare una rappresentatività che veicoli istanze e attui un
confronto in termini di comunicazione diretta. Questo organismo
potrebbe essere rappresentato dalla Consulta giovanile. Con
l’assessore alla Partecipazione Fabio Pelini abbiamo dunque pensato di
chiedere a questi ragazzi di proseguire la loro esperienza in questo
senso, divenendo soggetti attivi nella determinazione delle politiche
giovanili del Comune. Faremo però degli incontri propedeutici. Quella
della Consulta è infatti una proposta dell’amministrazione che
vogliamo valutare con i ragazzi. Capire con loro se è lo strumento più
adatto e, qualora lo fosse, con quali obiettivi, metodi e poteri debba
agire”.

 

Prc L’Aquila: subito riunione di maggioranza per allargare

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Si è concluso a tarda notte il direttivo del Circolo comunale del Prc Alfonsina Casamobile

Ecco il comunicato:

 

Il direttivo del circolo comunale del PRC Alfonsina Casamobile riunito venerdì 10 gennaio, in questo momento decisivo per l’amministrazione e per le sorti di tutta la città, ritiene doverosa la convocazione di una riunione d’urgenza dei partiti della maggioranza affinché si rilanci prontamente un percorso di svolta amministrativa radicale, per valorizzare i risultati migliori di questa amministrazione e affinché si individui una scala di interventi che rendano la trasparenza il primo punto dell’azione amministrativa, attuando tutte quelle pratiche, per quanto difficili, che impediscano la possibilità di episodi di degenerazione personalistica e corruttiva, e si apra al protagonismo di altri settori associativi, sociali e di sinistra, ad esempio il gruppo consiliare di L’Aquila Oggi, che possano partecipare ad un nuovo corso dell’azione della maggioranza. L’inchiesta Do ut des ha segnato un punto di svolta fondamentale, ora l’unica strada su cui può proseguire l’esperienza amministrativa è quella di raddoppiare gli sforzi e rendersi ancor di più all’altezza della fase storica che sta affrontando la città dell’Aquila.

Direttivo del circolo PRC Alfonsina Casamobile, L’Aquila

L’Aquila in emergenza pareggia a Prato

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Finisce in parità 0-0 al lungobisenzio di Prato. Tifosi e giornalisti al seguito raccontano come la squadra rossoblù pur non giocando una grande partita e penalizzata da diverse defezioni regge bene gli attacchi del Prato. Carcione oltre il novantesimo sfiora il colpaccio su punizione. Quarto posto mantenuto ma vetta che torna a +7 . Domenica grande sfida al Fattori con il Lecce di Miccoli che occupa la quinta piazza ad un solo punto dall’Aquila.

L’Aquila è scesa in campo con :Testa, Gallozzi, Dallamano, Carcione, Zaffagnini, Pomante, Corapi, Agnello, De Sousa, Ciciretti, Frediani

Approvata all’unanimità la mozione Prc Apl per la dislocazione uffici comunali e a maggioranza la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia

 

 

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Il Consiglio comunale dell’Aquila ha dato il via libera (astenuto Enrico Perilli, Federazione della sinistra) all’ordine del giorno con il quale è stato dato mandato al Sindaco di intervenire sull’Anas affinché realizzi la viabilità complanare a servizio dell’abitato di Bazzano. Il documento – primi firmatari Alì Salem (Pd), Giustino Masciocco (Sel) e Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila) – osserva che numerosi cittadini della frazione in questione avevano fatto richiesta all’Anas per un intervento del genere, attraverso un innesto sulla rotatoria che si trova tra la superstrada e il paese. Di qui la richiesta di far proprie, da parte dell’Assemblea, le ragioni dei residenti e il conseguente mandato dal Sindaco affinché si faccia parte attiva con l’Anas, per la costruzione della viabilità complanare nell’ambito dei lavori in corso per migliorare la circolazione nella zona. Approvato anche l’ordine del giorno del consigliere Guido Quintino Liris (Pdl) sul mancato svolgimento a Roma del Presepe vivente di Pianola, organizzato dal Gruppo artistico “Come a Betlemme”. Nel documento – si sono astenuti Antonello Bernardi (Pd), Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila), Giuliano Di Nicola (Idv) e Vincenzo Vittorini (L’Aquila che vogliamo) – è stato fatto rilevare come, dopo 8 anni, il Comune di Roma ha deciso di interrompere la tradizione che voleva lo svolgimento del Presepe vivente di Pianola nella Capitale, il giorno dell’Epifania, dopo l’evento che viene proposto all’Aquila il giorno di Natale da oltre 40 anni. Nell’ordine del giorno, viene chiesto al Sindaco e alla Giunta di verificare i reali motivi di tale situazione e di promuovere ogni azione utile affinché venga ripristinata questa collaborazione con la Municipalità di Roma. L’Assemblea ha successivamente approvato all’unanimità la mozione dei Consiglieri Di Cesare (Appello per L’Aquila) e Perilli (Federazione della Sinistra), con la quale vengono impegnati il Sindaco e l’Amministrazione attiva affinché sia emanato un nuovo avviso pubblico per la ricerca di locali a beneficio degli uffici comunali attualmente dislocati a via Roma. Il documento prende spunto dal fatto che in Comune “non risulta essere presente un contratto di locazione tra l’Ente e la società Bahia”, proprietaria dell’immobile che si affaccia su via Roma e via Vicentini e dove si trovano alcuni servizi della Municipalità dal marzo 2012. “I parcheggi di pertinenza del servizio, inclusi nella proposta di locazione – prosegue la mozione – sono oggetto di cessione per obblighi convenzionali, come da varie attestazioni del Comune”. Viene inoltre sottolineato come “La polizia municipale è intervenuta per procedere all’acquisizione dell’area interna dei parcheggi di via Vicentini” e che “la società Bahia non ha ottemperato agli obblighi convenzionali e non è di conseguenza in possesso dei certificati di abilità e agibilità”. Di qui la richiesta del nuovo bando per la ricerca di un immobile dove trasferire gli uffici di via Roma, prolungando “eventualmente la permanenza degli uffici in questione solo per il tempo strettamente necessario per l’espletamento delle procedure di locazione dei nuovi locali”. Inoltre, è sempre scritto nella mozione, nell’avviso pubblico “va inserito l’obbligo, per coloro che intendono rispondere alla gara, di produrre l’attestazione di ottemperanza a eventuali obblighi convenzionali” per quanto concerne l’immobile offerto. Il documento, infine, chiede che venga condotta “un’indagine, da completarsi in 60 giorni, per verificare se altri stabili che il Comune ha in affitto appartengano a società che non hanno ottemperato a obblighi convenzionali negli immobili in locazione o in altri stabili di proprietà dello stesso locatario”. Il Consiglio ha infine conferito (contrario D’Eramo di Prospettiva 2022, astenuto Ferella di Tutti per L’Aquila) la cittadinanza onoraria ai minori nati in Italia, figli di genitori stranieri residenti all’Aquila, “quale importante atto simbolico e segno di accoglienza nella comunità cittadina”. Con la stessa delibera è stato inoltre disposto per il futuro “il conferimento automatico della cittadinanza onoraria del Capoluogo d’Abruzzo a tutti i nuovi nati” in Italia e figli di genitori immigrati e residenti in città. La prima consegna ufficiale della cittadinanza onoraria in questione avverrà nel corso di una cerimonia in programma il 6 gennaio alle 11, all’Auditorium del Parco, durante la quale a ogni bambino presente sarà consegnata una pergamena “simbolo della cittadinanza onoraria della Città dell’Aquila” e una Costituzione tradotta in più lingue.

Fiera dell’Epifania, 380 bancarelle alla 66esima edizione del 5 gennaio; le strade interessate e i servizi di bus e soccorso

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Saranno 380 le bancarelle che animeranno la 66esima edizione della Fiera dell’Epifania dell’Aquila, in programma domenica 5 gennaio. Il dettaglio dell’iniziativa è stato reso noto stamani nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in Comune. All’incontro hanno partecipato l’Assessore alle Attività Produttive Giancarlo Vicini, il dirigente del Suap Lucio Nardis e la funzionaria Cinzia Savini; il consigliere Gianni Padovani; il presidente di Fiva Confcommercio Alberto Capretti (organizzatori della Fiera) ed il direttore Celso Cioni; il presidente AMA Agostino Del Re ed il direttore Angelo De Angelis. Era inoltre presente una delegazione dell’Aquila Rugby 1936 il cui responsabile marketing, Marco Molina, ha colto l’occasione per ringraziare il Comune dell’Aquila e la Fiva Confcommercio per aver dedicato uno spazio alla società nero verde nel corso della Fiera, in cui i Rugbisti incontreranno la Città per uno speciale “terzo tempo” di socializzazione, condivisione e sensibilizzazione.
La postazione dell’Aquila Rugby, è prevista nell’area di San Bernardino.