Prc L’Aquila: Per i lavoratori servizi sociali Comunità Montana dell’Aquila solo una settimana di stipendio in 5 mesi

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I lavoratori dei servizi sociali della Comunità Montana Montagna dell’Aquila hanno percepito solo una settimana di stipendio negli ultimi 5 mesi pur continuando a lavorare per mantenere in piedi la rete di protezione sociale del territorio. Se, come sembra, la Comunità Montana dispone delle risorse necessarie per permettere alla Cooperativa Verdeaqua di saldare le spettanze con il personale non si capisce cosa stia producendo questa situazione, soprattutto in presenza di operatori stremati. Invito la Fp Cgil, che da sempre si è dimostrata attenta a questa vertenza, ad intervenire presso la Comunità Montana e presso la Cooperativa affinché in tempi rapidi si raggiunga un’intesa in grado di soddisfare le più che legittime pretese dei lavoratori. Spero che questa vicenda non si trasformi in un braccio di ferro tra l’ente e la Cooperativa a suon di carte bollate. Sarebbe la definitiva fine dei servizi sociali del nostro territorio montano.

 

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prove di dialogo tra Prc e centrosinistra

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E’ stata rinviata alla prossima settimana la prima riunione del centrosinistra a causa dell’assenza di Sel impegnata in un direttivo regionale. il Prc, intanto, ha diramato i punti sui quali chiede il confronto con le altre forze della coalizione. A seguire il documento integrale.

 

PUNTI PROGRAMMATICI PER IL CONFONTO DI MAGGIORANZA
Questione ambientale:1) Il progetto “NUOVE FONTARI” presenta forti criticità sul piano dell’impatto ambientale: è tuttora fermo in commissione VIA, il Ministero dell’Ambiente ha sospeso la delibera del Consiglio Direttivo (di nomina politica) del Parco Gran Sasso, che esprimeva parere favorevole all’opera. Riteniamo necessario:
a. SUBITO: accantonare il progetto NUOVE FONTARI e riproporre il progetto presentato nel 2013 di reale e fattibile sostituzione; progetto sul quale gli Enti interessati hanno già espresso parere favorevole.
b. entro 6 mesi: PIANO/PROGRAMMA ATTUATIVO del Piano d’area con reale verifica e messa a sistema delle sue previsioni e delle attività/progetti già in corso e di futura attivazione, funzionale e integrato per il turismo estivo e quello invernale (da far confluire nel nuovo PRG). Gruppo di lavoro interdisciplinare.

2) Rinunciare alla presentazioni di progetti su aree vincolate SIC E e ZPS fin quando persiste il vincolo, per evitare di fomentare “guerre di religione” che finiscono per “armare” la mano di chi, estraneo ed avversario della cultura progressista ed ecologista, vuole ri-perimetrare i Parchi naturali. In questa ottica è assolutamente necessario creare un TAVOLO PERMANENTE di confronto con il PARCO GSML, al fine di individuare percorsi condivisi per la realizzazione delle opere necessarie. Chiediamo pertanto che cessino i violenti attacchi al Parco da parte del Sindaco e del PD, attacchi che finiscono per alimentare la guerra di cui sopra.

3) Ribadire la ferma contrarietà del comune alla realizzazione dell’impianto a Biomasse di Bazzano.

4) Assumere come centrali per la fine della consiliatura i principi di sostenibilità e conservazione, come scritto nel documento preliminare al PRG, proposto dall’assessore Di Stefano e votato da tutta la maggioranza. Tra i principali temi di sviluppo proposti nel Documento preliminare ci sono quelli relativi al sistema ambientale, rurale e naturale, opportunamente in linea con la Strategia europea sulla biodiversità fino al 2020 (CE, 2011) che si basa sul principio che l’esigenza di proteggere e migliorare la natura e i processi naturali deve essere consapevolmente integrata nella pianificazione e nello sviluppo territoriali. Nel documento si parla inoltre di reti ecologiche ed indice
di conservazione dei luoghi, creazione di infrastrutture verdi. Chiediamo che si vada realmente nella direzione tracciata.

5) Negli anni di governo del centrosinistra sono stati concessi ampliamenti alle attività estrattive per oltre 20ettari e realizzate strade che tagliano montagne a mezzacosta (pratica ormai in disuso da più di venti anni), pensiamo che questa approccio abbia fatto il suo tempo ed i suoi danni, chiediamo pertanto una moratoria su opere di questo tipo e che si proceda, quando le si ritengono assolutamente indispensabili, ad approfondite analisi e discussioni prima deliberare.

6) Su un piano più generale invitiamo la maggioranza ed il Sindaco di sostituire un vecchio concetto di sviluppo con quello di PROGRESSO, volto a costruire un’organica evoluzione socio-economica, culturale, morale e civile, al posto di un negativo modello di crescita economica a vantaggio di pochi, che fa dello sfruttamento e della distruzione della natura una prassi consolidata.

Piano Regolatore Generale e Urbanistica:

7) Riteniamo assolutamente urgente un’accelerazione nella realizzazione del nuovo PRG.

8) In attesa del PRG chiediamo di non procedere con varianti e variazioni urbanistiche che finirebbero per annullare il senso della stesura del nuovo PRG.

9) Ribadire il principio di “minimo consumo di suolo”, adottando ad esempio la delibera di revoca dell’ordinanza 711 (che ha consentito di realizzare in zona agricola 106 capannoni edili) procedendo al ripristino dei luoghi.

10) Redazione di un adeguato PIANO PARCHEGGI COMUNALE al servizio della pedonalizzazione del centro storico senza far ricorso ad interventi del privato, che, naturalmente, finiscono per proporre la realizzazione di strutture commerciali, che cambierebbero la natura del centro storico sostituendo il “negozio di vicinato” con la media distribuzione.

11) Questione mobilità: con l’ingresso nell’azienda unica regionale, il nostro trasporto pubblico va ripensato sulle esigenze dei più deboli e commisurato alla pedonalizzazione del centro ed all’attrattività di alcuni punti catalizzatori. È stato istituito un tavolo della mobilità che coinvolge AMA, ARPA, tecnici anche dei comuni limitrofi, sindacati di categoria. Va rilanciato e potenziato in maniera coordinata con l’elaborazione del nuovo PRG.

Ricostruzione:

12) Affiancare alla ricostruzione del centro storico, che sta procedendo bene, un’accelerazione della ricostruzione delle frazioni.

13) Costituire una equipe di controllo e verifica sulla ricostruzione privata.

14) Prima di procedere a nuovi finanziamenti e nuove deliberazioni riteniamo sia opportuno un
urgente confronto in Consiglio Comunale con tutte le forze politiche.

Servizi sociali e educativi:

15) I servizi educativi pubblici del comune sono stati apprezzati da generazioni di cittadini e famiglie aquilane (pensiamo ad esempio alla storia dell’asilo nido “Primo Maggio”), non possono dunque soccombere alle politiche di austerità imposte dal Governo Renzi. Occorre una battaglia per prorogare contro il Jobs Act la gestione pubblica e dunque i contratti delle lavoratrici; l’affidamento esterno a cooperative va scongiurato, in quanto va mantenuta qualità del servizio e livelli occupazionali che tali affidamenti rischiano fortemente di compromettere.

16) Salvaguardare in tutti gli interventi le scelte amministrative che valorizzino la progressività della contribuzione, agevolando i nuclei familiari con redditi fino ai 12mila euro, e innalzando le tasse se necessario ai ceti abbienti di questa città. Questo deve valere per gli sfratti del progetto case, per le tariffe pre- e dopo-scuola, per i buoni pasto, per le rette scolastiche. Potenziare inoltre gli investimenti per il disagio sociale.

Partecipazione:

17) Va perseguito e rafforzato un nuovo modello di governo cittadino che metta al centro in maniera costante e strutturato il protagonismo dei cittadini. A partire da tutte le scelte strategiche e/o impattanti per la città ed il suo territorio, l’Urban Center deve essere centrale, soprattutto nella prossima fase che vedrà il Comitato scientifico espressione di associazioni e cittadini.

Gestione del personale:

18) La Giunta comunale di centrosinistra deve essere esemplare di un modello positivo di relazioni di lavoro, che valorizzi il confronto con le organizzazioni sindacali e la partecipazione dal basso, e faccia resistenza alle politiche governative costruite per colpire il lavoro pubblico. Riteniamo dunque non accettabile che si generino situazioni di conflitto tra comune e lavoratori/lavoratrici come lo stato di agitazione sindacale dello scorso anno.

19) Dare adeguata valorizzazione della nostra storia della Resistenza al nazifascismo, con maggiore investimento da parte dell’istituzione comunale nelle celebrazioni degli anniversari del 25 aprile, della Liberazione dell’Aquila, delle stragi di Onna e di Filetto, e nella valorizzazione dei luoghi di questa importante storia per la nostra identità democratica, dando intanto repentina attuazione agli impegni su questo già presi.

Prc L’Aquila: Servizi Sociali Comunità Montana urgente convocare un tavolo istituzionale

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Prosegue la crisi dei servizi sociali della Comunità Montana Montagna dell’Aquila. In queste ore si stanno moltiplicando, da parte di lavoratori e utenti, le richieste ai sindaci per rendere effettiva la compartecipazione alla spesa per mantenere in vita la rete di assistenza sociale nel nostro territorio montano. La disponibilità del Consigliere Regionale Pietrucci di farsi promotore, insieme alla Cgil, di un tavolo istituzionale con Regione, Comuni,Comunità Montane e sindacati è senz’altro un fatto positivo. Ma bisogna fare presto! I lavoratori non possono pagare al posto delle istituzioni per un servizio pubblico essenziale. Le risorse necessarie vanno al più presto individuate e inserite nei bilanci dei comuni. Intanto la Comunità Montana deve immediatamente sbloccare le risorse disponibili per permettere alle Cooperative di pagare al personale gli stipendi arretrati di Aprile/Maggio.

 

 

Goffredo Juchich

Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prc L’Aquila:” Syriza una speranza per la Grecia e non solo”

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Grande festa nella notte ad Atene per la delegazione abruzzese di Rifondazione Comunista, capitanata da Maurizio Acerbo, che insieme a migliaia di militanti della sinistra di tutta europa si è recata nella capitale greca per sostenere Syriza e il suo leader Alexis Tsipras. La vittoria di Syriza può rappresentare una svolta storica non solo per la Grecia ma per l’intera Europa. Sono state sconfitte dal popolo greco le politiche ultraliberiste di austerità imposte dalla Troika. Un voto dirompente, in un paese disastrato da oltre un decennio di macelleria sociale, che rivendicherà il cambio delle politiche economiche in tutto il vecchio continente.

Oggi ad Atene domani in tutta Europa è stato lo slogan di Syriza in questi mesi, ed è proprio questa la sfida per Tsipras che per alleviare le sofferenze del popolo greco deve portare sul campo della riforma dei trattati e della rinegoziazione del debito anche i governi di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Obiettivo ambizioso ma non impossibile se pensiamo che la necessità di allargare il cappio dell’austerità comincia ad essere una priorità nell’agenda di molti governi. Persino del nostro che però continua a distinguersi come campione nell’applicare alla lettera le ricette della Troika, come la riforma del mercato del lavoro e la feroce Spending rewiew, con i conseguenti costi, pagati dai cittadini, in termini di diritti, taglio dei servizi e aumento delle tasse.

Nella nostra città appare ancora più evidente data la cronica incertezza dei vari governi a mantenere stabile e costante il flusso delle risorse per la ricostruzione.Oggi in Italia, a partire dai territori, la necessità di calarsi nel solco dell’esperienza greca e aprire una discussione seria per tornare a rappresentare nella società, nei territori e nei luoghi della politica e del sindacato le istanze del lavoro e della sinistra non è più rinviabile, anzi necessita di una urgente accelerazione.

I tanti soggetti necessari per costruire una sinistra plurale, laica radicale e antiliberista abbiano il coraggio di fare un passo indietro e due in avanti. Superare la frammentazione delle forze e lavorare per l’unità dovrà essere la sfida dei prossimi mesi. Dare seguito alla grande mobilitazione dello sciopero generale della Cgil del 12 Dicembre può essere il punto di partenza per dare rappresentanza politica, anche in Italia, alla speranza che Tsipras e Syriza hanno acceso in Europa.

 

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prc L’Aquila :” Dopo le rassicurazioni nessuna azione concreta, servizi sociali nel caos”

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A distanza di oltre due mesi dall’incontro in Regione tra i lavoratori delle cooperative sociali, rappresentati dalla Fp Cgil, e l’Assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco niente si è mosso per l’individuazione delle risorse economiche per ristabilire i livelli minimi di assistenza sociale nell’ambito amiternino della Comunità Montana montagna dell’Aquila. Purtroppo alle generiche rassicurazioni e agli impegni assunti non sono seguite azioni concrete.

Diverse decine di disabili, anziani e minori continuano a ricevere il sostegno assistenziale decurtato del 50% delle ore senza avere nessuna certezza sul futuro. Ovviamente è drammatica la ricaduta sui già poveri salari delle lavoratrici e dei lavoratori che, in alcuni casi lavorano solo per poche ore settimanali senza poter accedere agli ammortizzatori sociali. Non vorremmo che la buona volontà di di chi sostiene con il proprio lavoro la rete di protezione sociale del nostro territorio venga scambiata per una predisposizione al martirio. I servizi sociali vanno mantenuti e non è più rinviabile ripristinare i livelli minimi di assistenza.

Chiediamo con urgenza alla Giunta Regionale e al Consiglio di individuare le risorse economiche per rifinanziare i piani di zona con fondi sufficienti a far ripartire le assistenze domiciliari e scolastiche sospese. E’ decisivo in questa fase di incertezza non smantellare definitivamente i servizi sociali che, è bene ricordarlo sempre, si rivolgono alle categorie più deboli della società. In troppi sono stati abbandonati in questi mesi. Persone verso le quali le risorse non dovrebbero mancare mai e che invece sono le più colpite dalle spietate politiche dei tagli alla spesa.

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prc L’Aquila: Renzi ignora L’Aquila; Aprire una stagione di lotta su risorse e governance

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La ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere dovrebbe essere in un paese civile una grande priorità nazionale ma nell’Italia guidata dal governo Renzi viene derubricata a questione risolvibile con rassicurazioni che al momento non trovano concretamente applicazione con gli impegni di spesa necessari. Non un euro è stato previsto nella legge di stabilità e se pure con qualche tardivo emendamento delle risorse si possono ancora introdurre preoccupa che in fase di elaborazione del testo L’Aquila è stata del tutto dimenticata.

Bisogna invece affrontare il cuore del problema delle risorse e della governance con una determinazione che non riscontriamo nell’attuale esecutivo, impegnato a massacrare i diritti dei lavoratori e a mantenere sotto lo 0% tutti gli indicatori economici del paese. Purtroppo, nonostante la buona volontà del gruppo dirigente del Pd aquilano, il cambio di marcia fondamentale per ridare un impulso alla ricostruzione non c’è stato e si prosegue con la penosa pratica del viaggetto semestrale a Roma alla ricerca di risposte che faticano ad arrivare.

La linea di questo governo è la stessa dei precedenti: non una richiesta è stata avanzata in Europa per sforare il rapporto deficit/pil del 3% nelle grandi catastrofi naturali, nessuna proposta di legge organica e finanziata sul flusso delle risorse economiche, la solita confusione nella gestione della governance e infine la propensione a dimenticare che nel nostro territorio cinque anni fa c’è stato uno dei terremoti più devastanti degli ultimi 150 anni sul suolo nazionale.

A noi non interessa una eventuale visita di Renzi in città, a noi interessa che l’agenda del governo si riempia di pagine su cui è scritto ricostruzione con le lettere maiuscole. Ci aspettiamo pertanto che con coraggio e determinazione, superando divisioni e interessi di parte, le forze politiche e sociali cittadine tornino a battersi, magari pensando ad una grande manifestazione, per riportare al centro dell’attenzione la vicenda dell’Aquila e del cratere sismico.

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

Enrico Perilli
Capogruppo Prc Comune L’Aquila

Prc :” Massimo sostegno ai giornalisti e ai tecnici di Tvuno”

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Il Partito della Rifondazione Comunista indende manifestare tutta la propria solidarietà ai lavoratori dell’emittente televisiva aquilana Tvuno che stanno vivendo un momento di grave crisi a causa della mancata erogazione degli stipendi. Basterebbe questa drammatica condizione per mobilitare tutte le forze politiche e sociali cittadine per cercare una soluzione di questa vertenza, che è, se possibile, ancora più grave se teniamo conto dell’importantissima funzione che i giornalisti e i tecnici di Tvuno svolgono per garantire una libera e plurale informazione nella nostra città.

Da anni i lavoratori e le lavoratrici della storica emittente cittadina sono in prima linea per raccontare le tante vicende, spesso drammatiche, di questo territorio. Oggi abbiamo tutti il dovere di stringerci a loro per impegnare tutte le parti in causa a trovare, in tempi brevi, una strada che possa permettere a questi professionisti di continuare a svolgere il proprio lavoro.

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prc L’Aquila:” Proseguirà il percorso di Un’altra regione”

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L’ultima tornata elettorale ci consegna un dato complessivamente positivo, seppur all’interno di una sconfitta parziale.

Dalle europee viene un dato fortemente incoraggiante: l’affermazione della lista Tsipras è più consistente nella nostra provincia, con il 5,5% dei voti, tra cui spicca il 9,5% dell’Altra Europa con Tsipras su L’Aquila città. D’altra parte nelle regionali la soglia di sbarramento al 4% non permette al 3% della lista Un’Altra Regione con Acerbo di eleggere un rappresentante in consiglio regionale, a differenza di partiti che hanno ottenuto consensi minori ma hanno fatto la scelta di comodo dell’alleaza con il pluri imputato D’Alfonso. Eppure il 4,2% su L’Aquila città, così come la crescita al 3% su Sulmona ed Avezzano, consegna un dato di progresso importante rispetto alla presenza del PRC che registriamo con soddisfazione.

Il risultato straordinario delle europee a L’Aquila è stato favorito da una serie di fattori: dall’unità della sinistra e di movimenti civici, e dalla candidatura aquilana di Annalucia Bonanni che con 1800 preferenze ha saputo spostare consensi di un elettorato più moderato, tradizionalmente legato al PD. Tuttavia oltre la candidatura aquilana, si registrano 3000 voti complessivi di lista, dunque oltre 1000 voti che indipendentemente dalle candidature hanno sostenuto le proposte dell’Altra Europa sui contenuti di lotta all’austerity e di diritti e democrazia per le istituzioni europee. Infine il risultato è davuto anche alla buona visibilità conferita dai media locali alla lista.

Consenso delle europee che difficilmente avrebbe potuto essere ottenuto interamente sulle regionali, in cui la lista Un’Altra Regione, al pari della lista Tsipras intesa come fronte comune di sinistra e movimenti nell’alternativa al PD, è stata animata dalla sola forza organizzata del PRC, mentre SEL e movimenti civici locali hanno fatto la scelta di sostenere il pluri imputato D’Alfonso o semplicemente di non schierarsi.  Il grande lavoro politico, riconosciuto da tutti, svolto da Maurizio Acerbo in 5 anni di opposizione solitaria al malgoverno Chiodi, nelle principali città porta consensi oltre il 4%, mentre non riesce a giungere nelle zone periferiche dove prevalgono le candidature territoriali sostenute dai grandi elettori e i rapporti clientelari che caratterizzano la politca regionale in maniera bipartisan. Pesa dunque un ancora insufficiente radicamento territoriale.
Usciamo comunque a testa alta dalle regionali per la coerenza della nostra posizione, chiaramente di sinistra, ambientalista e intransigente sulla questione morale.  In particolare a L’Aquila è molto importante il risultato di Simona Giannangeli, che con 1048 preferenze è la candidata più votata della lista in Abruzzo dopo Maurizio Acerbo. Candidatura che ha mobilitato tanti uomini e donne provenienti dalla società non direttamente impegnati in politica.

Complessivamente dal voto emerge anche nel nostro terrritorio la necessità di una sinistra radicale plurale e unitaria, indipendente, sul modello “frontista” adottato dai principali schieramenti della sinistra radicale europea: Syriza in Grecia, Izquierda Unida in Spagna, Linke in Germania, Front de Gauche in Francia, per fare i principali riferimenti. Il PRC auspica la nascita di una “Syriza italiana” a partire dall’esperienza della lista Tsipras, processo che dovrà necessariamente configurarsi come la costituente di un nuovo soggetto, processo lungo segnato dalla democrazia dal basso nella costruzione del percorso e da un chiaro orientamento antiliberista e anticapitalista.

Chi ha animato la lista Un’Altra Regione, dunque il PRC ma anche movimenti e numerosi indipendenti, vuole dare risposta a questa domanda di sinistra. Per questo Un’Altra Regione non si fermerà alle regionali ma proseguirà a livello locale per mettersi a disposizione di questo processo di rinnovamento della sinistra. Lo faremo a partire dall’assemblea aperta che si terrà a L’Aquila mercoledì 4 giugno presso il comitato elettorale di Simona Giannangeli.

Prc L’Aquila :” La sinistra c’è!Coraggiosa Simona Giannanangeli”

 

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Il risultato elettorale ottenuto nella nostra città dalle liste della sinistra L’Altra Europa con Tsipras e Un’altra regione con Acerbo Presidente, dimostra come il costante e difficile lavoro svolto dai movimenti e dai partiti per sostenere le due esperienze ha prodotto un consenso ben al di sopra dei dati nazionali e regionali.

Infatti la lista Tsipras ottiene un sorprendente 9,59%(il dato più alto in una città capoluogo di provincia), grazie all’impegno della candidata aquilana Annalucia Bonanni che riesce a coinvolgere sul proprio programma anche settori dell’elettorato non esclusivamente legati alla sinistra radicale.

Ampiamente superato il quorum in città anche dalla lista con Maurizio Acerbo Presidente(oltre 1300 voti 4,12%) trainata dalla coraggiosa candidatura di Simona Giannangeli.Purtroppo, in contesto difficilissimo e con la soglia del quorum al 4%, è mancata a livello regionale la conquista di un seggio. Delusione parzialmente mitigata per il Prc dall’elezione della nostra compagna Eleonora Forenza al parlamento europeo. Sarà nostro impegno coinvolgere da subito la Forenza nella difficile battaglia per riportare le istanze dell’Aquila e della ricostruzione a Bruxelles.

 

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prc L’Aquila:” Voto disgiunto impossibile, sosteniamo Acerbo e le candidate/i della lista Un’altra Regione

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Il relazione alla prossima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio regionale di domenica 25 Maggio, visti i preoccupanti fenomeni di disinformazione che riscontriamo sulle modalità di espressione del voto, il Partito della Rifondazione Comunista tiene a sottolineare che non sarà possibile esprimere il voto disgiunto. In sostanza Presidente e candidato consigliere possono essere indicati solo all’interno della stessa coalizione.

Noi ci rivolgiamo a quell’elettorato diffuso che contesta il metodo D’Alfonsiano e trasversale di gestione del territorio e della cosa pubblica e a tutti quei cittadini di sinistra che, al di là delle scelte di comodo dei loro abituali partiti di riferimento, hanno a cuore i beni comuni, l’ambiente e i diritti dei lavoratori.

In questi anni le tante battaglie di Rifondazione Comunista dentro la regione Abruzzo hanno dimostrato quanto avere una forza politica di sinistra, per rappresentare le istanze dei più deboli, non solo è utile per i cittadini ma è indispensabile. Per questo facciamo un appello a sostenere Maurizio Acerbo Presidente e le candidate e i candidati della lista Un’altra Regione al consiglio regionale.

Francesco Marola Segretario Provinciale Prc L’Aquila

Goffredo Juchich Segretario Comunale Prc L’Aquila