nel sandwich della “ricostruzione”

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L’Aquila – Cede il tetto che ha ospitato il Salone della ricostruzione
e un operaio precipita e muore
Si chiamava Adrian Claudiu Breban, l’operaio di 45 anni, romeno, che
ha lasciato ieri una moglie e
una figlia piccola dopo un volo di 6 metri dal tetto del capannone
ex Agriformula a Bazzano.
L’operaio, dipendente della Sac Srl, azienda della famiglia
Specchio, lavorava da solo su quel
tetto che ha ceduto, per riparare una perdita di acqua. Il
capannone, di proprietà di alcuni
membri della famiglia Specchio, ha ospitato l’ultima edizione del
“Salone della ricostruzione” e
ora la parte non interessata dal crollo del tetto e dell’operaio, si
prepara ad accogliere gli
alpini in occasione del “grande evento” aquilano: l’88° adunata nazionale.
Su alcuni membri della famiglia Specchio, sono già state inoltrate 2
inchieste: una, archiviata,
per inquinamento del sito (fino a metà degli anni ’80, l’ex
stabilimento Agriformula produceva
pesticidi e fertilizzanti), l’altra per presunte irregolarità sulle
leggi in materia di sicurezza
negli ambienti di lavoro, approdata da tempo in sede dibattimentale
e condotta dal pm Roberta
D’Avolio, la stessa a cui è stata affidata l’inchiesta per la morte
dell’operaio.
Questo per la cronaca.
Fuori della cronaca c’è la propaganda
Quella di un “Salone della ricostruzione”, un evento fieristico
dedicato alla ricostruzione
post-sisma, che mette insieme tutte le istituzioni, gli ordini
professionali e le associazioni
imprenditoriali di settore, impiegate nel più grande cantiere di
edilizia residenziale in Europa
per i prossimi 10 anni (soldi per i costruttori e per le banche)
Quella di un “grande evento”, l’88° adunata nazionale degli alpini a
L’Aquila, con la celebrazione
pseudo-patriottica dello stato dei padroni e della militarizzazione
(in realtà la febbre che si
respira in città è legata alla speranza di poter cavare dai
visitatori dell”evento’ un po’ di
soldini, senza pensare che quei soldini saranno comunque a carico
dei cittadini)
In questa propaganda si inserisce, come un microbo, la morte per il
profitto di Adrian Breban
operaio, a cui le fanfare mediatiche non dedicheranno più di una
pagina, per più di un giorno.
Ma verrà il giorno in cui tutti i microbi come Adrian Breban,
operaio, prenderanno la parola.
E noi, operai, disoccupati, siamo già tutti con te, con tua moglie e
con la tua piccola

 

  Luigia Slai Cobas s. c. AQ