Una voragine senza fine

 

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Sono passati tre anni da quando la maggioranza dei
cittadini credette nella liberazione del paese. Dopo un’oscuro
ventennio i presunti oppositori in clandenità o in persecuzione con
sacrificio avevano ridato la libertà all’amata penisola e alle sue
isole. Tuttavia i veri vincitori di questa epocale battaglia sono
stati i mercati, lo spread, i grandi trust dell’informazione e le loro
sponde isituzionali. L’Italia è adesso nel novero dei paesi civili
europei. Dopo due dolorosi geverni tecnici extra istituzionali abbiamo
assistito alla rapida e facile vittoria di Renzi. Nel giro di pochi
mesi siamo passati dal linguaggio ottimistico e videocratico di
Berlusconi alla retorica populista della rottamazione di un signore
tutto sommato sconosciuto e mediocre di Rignano. Una prassi
politicista piena di cooptazione, di riciclaggio, con la vittoria alle
europee ha portato alla completa omologazione di tutto il partito. Le
correnti interne fanno comodo alla bisogna democratistica di un
agglomerato meramente elettoralista e di potere. La retorica del
rottamatore passa da un’argomento ad un altro come il Saltimpalo,
uccello assai vivace, nelle sue funzioni ecologiche-biologiche.
Serafico nella trsmissione della sig.ra Annunziata annuncia la
rottamazione dell’art.18 le infiniteprivatizzazioni, l’ulteriore
arretramento del sistema scolastico nazionale. Nel suo linguaggio si
passa dlla lucce in fondo al tunnel a mirabolanti arcobaleni. In
realtà Matteo è stato prestato alla politica per gestire insieme ai
suoi giovani rottamatori il declino dell’Italia. Mentre si gettava in
discarica le “Norme sulla tutela della LIBERTA’ e DIGNITA’ dei
lavoratori, della LIBERTA’ sindacale e dell’attività sindacale nei
luoghi di lavoro e norme sul collocamento.”… Art.18 Reintegrazione
nel posto di lavoro..Il giudice annulla il licenziamento intimato
senza GIUSTA CAUSA O GIUSTIFICATO MOTIVO ovvero ne dichiara la nullità
a norma della legge stessa, ordina al datore di lavoro di reintegrare
il lavoratore nel posto di lavoro.”. Civiltà giuridica frutto del
biennio ’68-’69. Nel mentre si aprono voragini di civiltà e nella
democrazia italiana, contemporaneamente viene svenduto ciò che era
stato e che è vanto del patrimonio industriale italiano. L’Ansaldo
passa nelle mani della multinazionale giapponese Hitachi. Nella guerra
tra i cpitalismi mondiali l’Italia è retrocessa in serie B. Ormai non
abbiano nessuna più grande industria. Contoterzisti per la grande
industria tedesca e supplenti di servizi. Dopo il crollo della
Repubblica nata dalla Resistenza ci vorrà qualche secolo per risalire
la china. La cosiddetta sinistra istituzionale, democratica è la prima
responsabile di questa devastazione. Una devastazione fatta di rapina
del sistema industriale nazionale, di precarizzazione del lavoro, di
smantellamento dei diritti economici e sociali delle classi
subalterne. In questo neoliberismo trinfante si perpetua un clima
culturale fatto di individualismo, egoismo e mercantilismo di natura.
Ci vorranno anni e fatica per risalire la voragine.

 

Alfonso De Amicis e Tina Massimini