“LAVORATORI COME FARFALLE” MERCOLEDI 4 MARZO DALLE ORE 17,00 ALLE ORE 20,00 PRESSO IL PALAZZETTO DEI NOBILI

 

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“LAVORATORI COME FARFALLE” -La resa del più grande sindacato
d’Europa- di Giorgio Cremaschi

 

Un elogio della memoria, uno sguardo sul recente passato per
rimettere su progetto una storia per il futuro.
Come siamo arrivati a questo bivio? Il libro cerca risposte, pone
domande. Tuttavia senza progetto non c’è futuro.
” Lavoratori come Farfalle” La resa del più grande sindacato
d’Europa, non si accontenta di ribadire un punto di vista storicamente
plausibile e fondato rispetto al mastodontico corpo della CGIL, ma
ricostruisce il come e il perché di tanti conflitti, scontri, attacchi
e ultimamente la resa incondizionata. Una impietosa radiografia del
lento ma inesorabile cedimento culturale che ha accompagnato le
sconfitte degli ultimi 35 anni. Come uscirne?
Non ci sono soluzioni indolori, bacchette magiche, “pensate
creative” che ci possano permettere di ribaltare in due mosse lo
squilibrio delle forze in campo. Siamo di fronte a un potere padronale
organizzato su scala continentale, in cui le decisioni fondamentali di
politica economica SONO SOTTRATTE A OGNI VERIFICA DEMOCRATICA. Di
fronte a questo scenario per certi versi nuovo si moltiplicano le
lotte pulviscolari nella speranza che prima o poi si addensi una massa
critica di qualche rilevanza ma tuto si ciò appare sempre più
irrilevante e quindi occorre cambiare passo. Oggi il conflitto deve
darsi nuovamente una prospettiva di cambiamento generale. Implica ciò
un salto di qualità, una rottura con la cultura sindacale e politica
dominante dall’89 in poi. Anche perché il “nemico” di classe non si
accontenta di aver vinto ma vuole stravincere(La vicenda della Grecia
insegna anche questo). ” Le persone(i popoli) devono essere educate
alla paura e all’arte dell’arrangiarsi individualmente, cancellando
anche nell’immaginario la possibilità dell’azione collettiva e del
conflitto. I sindacati devono invece accettare la resa incondizionata,
e ridursi a entità corporative e complici nelle imprese, a burocrazie
di servizio nella società(quello che in pratica hanno fatto in questi
ultimi tempi)”. La scienza dell’esperienza accumulata serve per fare
meglio senza nostalgie per rimettere in moto la lotta di classe dei
piani bassi perché ormai da troppo tempo assente lasciando così mano
libera alle più grosse infamie dell’imperialismo europeo e americano.
Salari di fame, meno stato sociale e il ritorno degli apprendisti
stregoni della guerra nello scenario europeo.

 

MERCOLEDI 4 MARZO DALLE ORE 17,00 ALLE ORE 20,00 PRESSO
IL PALAZZETTO DEI NOBILI A L’AQUILA ORGANIZZANO ROSS@ L’AQUILA e IL
CIRCOLO ALFONSINA CASAMOBILE DEL PRC.