Di Roberto Naccarella tratto da Uninews24.it
L’Aquila – Una mozione, elaborata in sede di conferenza dai capigruppo e in larga parte espressione di un documento già approvato dal Consiglio Studentesco dell’Università dell’Aquila, che ribadisce la necessità di una sinergia più intensa tra Comune e Ateneo, ponendosi come obiettivo un nuovo modello di Città-Università.
E’ quanto emerso dal Consiglio Comunale di giovedì 18, riunitosi in seduta straordinaria aperta e dedicato, appunto, al rapporto città-Univaq.
Hanno partecipato alla seduta, tra gli altri, la rettrice dell’Universita’ dell’Aquila Paola Inverardi, il presidente dell’Azienda per il Diritto allo studio universitario (Adsu) Francesco D’Ascanio, il direttore del Gran Sasso Science Institute Eugenio Coccia, il direttore del Conservatorio di musica “Alfredo Casella” Giandomenico Piermarini, il presidente dell’Accademia delle Belle Arti Roberto Marotta e il presidente del Cus Francesco Bizzarri.
Nel documento vengono affrontate numerose criticità inerenti didattica, diritto allo studio, alloggi.
“Il Consiglio considera indispensabile rilanciare l’attenzione sull’annoso problema del recupero delle sedi della didattica e dei servizi – si legge nel documento – e chiede al sindaco, a tal proposito, di intervenire presso il Governo nazionale e regionale affinche’ provvedano a inserire, nei futuri strumenti di finanziamento della ricostruzione, risorse dedicate al recupero di queste strutture”.
Inoltre, dando seguito ad una deliberazione della stessa assemblea assunta nel 2011, il Consiglio si impegna a destinare agli studenti universitari, a partire dal prossimo anno accademico e compatibilmente con le politiche di assistenza alla popolazione, gli alloggi del progetto Case che si rendano disponibili nei quartieri di Roio e di Coppito, auspicando il coinvolgimento dell’ADSU.
“Il Consiglio si impegna, inoltre, a sostenere l’Azienda per il diritto allo studio nella richiesta di proroga dell’accordo con il Ministero della Difesa – prosegue la mozione – affinche’ gli alloggi della caserma ‘Campomizzi’ restino nelle sue disponibilita’ per ulteriori 10 anni”.
In merito all’Azienda per il Diritto allo Studio, il documento affronta anche il problema mense universitarie, auspicando un’azione risolutiva da parte dell’ADSU che scongiuri il rischio chiusura con conseguente perdita di posti di lavoro – ma le ultime notizie sono drammatiche in tal senso, ndr – “e auspica un’accelerazione nel processo di riorganizzazione dell’Universita’ ai fini di favorire una migliore qualita’ dei trasporti”.
Pertanto, al fine di tenere vivo un dialogo costante e continuo con tutti i soggetti interessati il Consiglio propone la costituzione di un “Tavolo operativo di coordinamento per le tematiche universitarie”, costituito nello spirito dell’Accordo quadro di cooperazione tra l’Universita’ dell’Aquila e l’ente comunale.
“La struttura sara’ costituita da Universita’, Comune dell’Aquila e Regione Abruzzo, soggetti istituzionali deputati ad assumere decisioni con effetti diretti sul processo di integrazione – conclude il documento – Sara’ organizzata per tavoli di lavoro, cui parteciperanno le componenti amministrativo – politiche e tecniche, e si occupera’ di sviluppare proposte relativamente agli ambiti della residenzialita’, della mobilita’ e dei servizi agli studenti”.
La costituzione di un tavolo operativo è vista molto positivamente dal consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Enrico Perilli: “E’ necessario che le cose scritte diventino finalmente esecutive – afferma Perilli – non basta più fare consigli comunali “ad hoc”, è ora di dare concretezza alle discussioni affrontate. Attraverso il tavolo operativo, Università e Comune potranno affrontare e risolvere le varie criticità che saranno gli studenti stessi a sollevare e a portare alla nostra attenzione”.
Perilli, che nel suo intervento ha anche rimarcato diverse perplessità nei confronti delle scelte della Governance dell’Univaq e in particolare per il calo del 30% degli immatricolati, ritiene molto positiva la proposta di assegnare i progetti CASE di Roio e Coppito agli studenti universitari (come da deliberazione già assunta nel 2011), ma sottolinea anche l’enorme importanza di una struttura come la Campomizzi, capace di circa 400 posti letto, unica residenza pubblica in tutto l’Abruzzo, che rischia la chiusura (l’accordo con il Ministero della Difesa è in scadenza, ndr): “Non vorrei che l’ADSU pensi che la Campomizzi non serva perchè gli immatricolati sono in calo – ha detto Perilli – la salvaguardia di un così importante plesso è fondamentale per l’Università e la città”.
Roberto Naccarella