A proposito di politiche “greche”

 

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Nel pubblico impiego i rinnovi contrattuali sono stati
totalmente bloccati a partire dal 2010. Anche la residua progressione
degli scatti di anzianità è stata o bloccata o ridimensionata. Il
blocco salariale per i lavoratori pubblici è stato facilmente adottato
dai governi, perché sostenuto dall’intensa campagna demagogica contro
“i fannulloni”: Questa campagna utilizza costantemente i privilegi
della casta politica e burocratica., che con la massa dei lavoratori
pubblici non c’entrano nulla. Aggiunge episodi di malcostume e
clientelismo in alcuni pubblici servizi che nascono in gran parte
anch’essi da corruzione politica e sulla base di questi assunti addita
tutti i lavoratori pubblici come una massa di privilegiati che
danneggia il paese. si esalto lo scandalo vero dei troppi inutili
addetti stampa della regione Sicilia, per colpire nel mucchio
infermieri, i vigili del fuoco, gli insegnanti, gli operai e gli
impiegati che mandano avanti le amministrazioni e i servizi pubblici.
E’ l’impianto ideologico di tutte le destre liberiste del m ondo.
Negli Stati Uniti il movimento Tea Party, che contesta da destra il
conservatore partito repubblicano, ha fatto dell’attacco ai diritti
dei lavoratori pubblici una propria bandiera. Il governatore del
Wisconsin, eletto nel 2011 e vicino al quel movimento, ha preso la
decisione di ridurre drasticamente la spesa pubblica a partire dai
diritti contrattuali e dagli stessi salari dei dipendenti pubblici.
Non è molto diverso il linguaggio usato dal presidente del consiglio
Renzi, che per il lavoro pubblico ha confermato il blocco dei
contratti e degli scatti di anzianità e l’istituzione di premi di
merito individuale. Si torna al potere del capoufficio di dare
l’aumento e di decidere arbitrariamente sulla sorte dei sottoposti.
Come nel film di Totò e i Sette Re di Roma. Soltanto che oggi lo si fa
con l’armamentario ideologico del 2014. La Grecia è sempre più vicina.

 

Alfonso De Amicis