CGIL DI INIZIO SECOLO

fuori-dal-tunnel












Un uomo solo al comando? Non può essere! Oggi 14 febbraio è
l'anniversario della morte di Marco Pantani.
In CGIL c'è solo un Capobanda.
E' solo un capobanda ma sembra un faraone
E' solo un capobanda ma sembra un faraone
Ha gli occhi dello schiavo e lo sguardo del padrone.
Si atteggia a Mitterand ma è peggio di Nerone.
Ma prima del Carnevale(Congresso) faremo un buco nello stivale
Ci squaglieremo nel gran finale con l'Uomo(donna?) Ragno
Buona Notte Sindacato

15 febbraio 2014 IL DUCA GAGLIARDO DELLA FORCOLETTA

LORO GIOCANO AL “PRESIDENTE” E IL NOSTRO PARCO AGONIZZA!!

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Ciò che sta avvenendo intorno alla nomina del Presidente dell’Ente Parco Abruzzo Lazio e Molise è per molti versi sconcertante.
Questa affannosa rincorsa alla POLTRONA DEL PRESIDENTE offende i cittadini del Parco e non risolve i problemi del Parco, anzi li acuisce giorno dopo giorno!

Nonostante l’iter della nomina sia stato quasi concluso (proposta di nomina del Ministro dell’Ambiente, parere favorevole delle Regioni interessate, parere favorevole della Commissione Ambiente del Senato, discussione e parere sospeso della Commissione Ambiente della Camera ), ancora oggi non si riesce a scrivere la parola fine a questa vicenda che sta danneggiando seriamente il nostro Parco privandolo, di fatto, degli organismi di gestione democratica previsti dalla legge vigente.
Nessuno parla di programmi e di progetti del territorio del Parco, nessuno pensa al Parco del futuro.. tutti guardano alla tanto agognata POLTRONA DEL PRESIDENTE!

E intanto i rappresentanti delle comunità locali, che tanto amore stanno profondendo in questi giorni verso il Parco, ieri non sono riusciti a celebrare l’Assemblea della Comunità del Parco per… mancanza del numero legale.
E’ semplicemente scandaloso!
E’ un comportamento deprecabile e irresponsabile, frutto di beghe politiche, che nuoce gravemente all’immagine e alla funzionalità della Comunità del Parco e del Parco stesso.
E’ giunta l’ora di chiudere rapidamente questa vicenda, di nominare ufficialmente il nuovo Presidente e di ridare al Parco, nella pienezza dei suoi poteri, il governo democratico che da troppo tempo ormai aspetta!!

Pescasseroli 13 febbraio 2014

FRANCESCO MAROLA
SEGRETARIO FEDERAZIONE DELL’AQUILA PRC

SILVANO DI PIRRO
Responsabile Ambiente PRC
Federazione di L’Aquila

Mettere in sicurezza la curva pericolosa tra Barisciano e Poggio Picenze

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A supporto delle proteste e delle soluzioni rappresentate dal segretario di Rifondazione Comunista dell’Aquila, Goffredo Juchich e da tanti altri cittadini preoccupati della pericolosità della curva posta al termine del lungo rettilineo che da Barisciano porta a Poggio Picenze, comunichiamo che abbiamo appena interessato per le vie brevi il Presidente della Provincia Antonio Del Corvo affinché si attivi presso l’ANAS per la convocazione di un tavolo tecnico, al fine di esaminare la problematica esposta e studiare soluzioni che consentano di mettere in sicurezza il tratto stradale di competenza.
Auspichiamo in tal modo di poter indirizzare i timori e le aspettative della gente esasperata, nell’esclusivo interesse di trovare soluzioni di buon senso come quelle più volte suggerite negli interventi sulla stampa: addolcire il dosso stradale che costeggia il tratto di carreggiata in modo da migliorarne la visibilità, allargamento della stessa, miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Si intervenga senza indugio, con misure urgenti ed immediate sotto l’aspetto particolare. Con riferimento all’aspetto generale possiamo dire sin da ora che la Strada SS. 17 la più importante d’Abruzzo, che collega le due città più importanti d’Abruzzo, le aree vaste della montagna e del mare,
diventerà il tema principale e prioritario del prossimo programma regionale delle infrastrutture nel Nuovo corso amministrativo. Per questo sempre ci batteremo.

I Consiglieri Provinciali
Fabrizio D’Alessandro
Pierpaolo Pietrucci

Riflessioni di Alfonso De Amicis

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Di Alfonso De Amicis

Le dimissioni di Cialente sembrano svanire nella nebbia di questo
frabbraio aquilano.
In un momento di massima espressività, quasi sentendosi Gesù nel
tempio, il sindaco disse; "Io mi sono speso soprattutto per gli
ultimi" Pronunciò queste Sante parole nel mentre si accingeva a
raccogliere le sue carte, il giorno dopo le annunnciate dimissioni.
San Massimo disse che gli ultimi saranno i primi. Passarono pochi
giorni ritirò le dimissioni. Finalmente sussurrai tra me e il
sottoscritto.Sarà forse la volta buona che gli ultimi diventeranno i
primi. Nutrii dentro il mio cuore la certezza che oltre il giusto
impegno per il Centro della Città anche le frazioni si
avviassero(magari pian pianino) verso una giusta ricostruzione. Manco
a parlarne. San Massimo si perse nelle strade dell'Aeroporto(Sic) di
Preturo. Anche qui nella terra di Amiternum se non interviene il
Pubblico il privato non decolla. Robba da Tarramutu. Modernità Liquida

Un successo l’incontro di Anpi e ANPPIA:” “Il nazi-fascismo, la guerra imperialista italiana sul confine orientale, le foibe: conoscere la storia per capire la realtà”

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Celebrata la Giornata del Ricordo

Alla presenza di decine di propri iscritti è stata celebrata da ANPI e ANPPIA la “Giornata del ricordo” evento istituito nel 2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

L’incontro dal titolo: “Il nazi-fascismo, la guerra imperialista italiana sul confine orientale, le foibe: conoscere la storia per capire la realtà”ha avuto lo scopo di inquadrare la tragedia delle Foibe nel suo contesto storico: l’irredentismo, il primo conflitto mondiale, il nazi-fascismo, la seconda guerra, la feroce occupazione militare italiana ai danni del popolo slavo e infine gli episodi di giustizia sommaria delle foibe che accompagnarono la nascita della Jugoslavia comunista.

In questo modo, senza reticenze e sottovalutazioni, questo dramma è stato sottratto alle strumentalizzazioni di parte.

Infatti (nonostante l’inutile e provocatorio tentativo di disturbo da parte di un gruppetto di persone di destra) l’incontro ha offerto ai partecipanti una riflessione appassionata e rigorosa basata sul documento della Commissione storico-culturale istituita da Italia e Slovenia nel 1993 e sulle immagini video di Fascist Legacy (“L’eredità del fascismo”) un documentario sui crimini di guerracommessi dagli italiani durante la seconda guerra mondiale, realizzato nel 1989 dalla BBC (regia di Ken Kirby) con interviste agli storici Claudio Pavone, Giorgio Rochat e Giovanni De Luna.

In vista del prossimo 25 aprile e poi del 13 giugno, 70° anniversario della Liberazione dell’Aquila, proseguirà il nostro impegno a ricordare la storia per costruire una società sempre più libera, democratica e giusta.

L’Aquila, 12 febbraio 2014

ANPI L’Aquila                                                     ANPPIA L’AQUILA

Acerbo: PER PAGANO IL TAGLIO DEL SUO STIPENDIO NON E’ MISURA URGENTE E INDIFFERIBILE

In-fuga-dall-Euro.-O-No

 

 

 

 

 

La maggioranza, pur di non votare sui miei sub-emendamenti per il taglio delle retribuzioni di presidenti, assessori econsiglieri, sacrifica persino i cacciatori.

Con l’approvazione degli emendamenti di Venturoni non solo sono automaticamente decaduti quelli proposti da Rifondazione ma è stato cancellato l’intero progetto di legge proposto dall’assessore Febbo di semplificazione della normativa per l’esercizio dell’attività venatoria.

Praticamente i cacciatori continueranno a fare la spola tra gli undici atc e le province per l’iscrizione relativa alla nuova stagione venatoria e queste pratiche continueranno a pesare inutilmente sui costi di gestione di atc , province e della stessa Regione.

Il Presidente Pagano ha tenuto a precisare che comunque non avrebbe posto i miei sub-emendamenti perché non ritiene che il taglio delle retribuzioni degli eletti regionali abbia un carattere urgente e indifferibile.

Sono sicuro che la stragrande maggioranza degli abruzzesi non la pensa come lui!

Quella di Pagano mi sembra una scusa poco seria. Difficilmente il governo nazionale impugnerebbe un provvedimento così popolare come il taglio drastico delle retribuzioni degli eletti di una Regione!

Tornerò alla carica fino all’ultima seduta del Consiglio.

Essendo delle persone responsabili abbiamo accettato di garantire il numero legale a una maggioranza assenteista per l’approvazione di una norma volta a salvaguardare i giovani medici che lavorano all’Agenzia Sanitaria. E’ stato approvato anche un mio emendamento che storna risorse dal fondo dei dirigenti regionali a quello dei dipendenti.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC – Sinistra Europea

Acerbo:Consiglio regionale approva risoluzione per ex-lsu della scuola Entro una settimana si convocherà un tavolo

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Questa mattina lavoratrici e lavoratori ex-lsu di tutto l’Abruzzo hanno manifestato a Pescara per segnalare l’emergenza determinata da tagli del governo nelle gare al ribasso per l’affidamento del servizio di pulizia delle scuole ai privati. In apertura del Consiglio Regionale, dopo un incontro con le organizzazioni sindacali, è stata approvata la risoluzione proposta da Maurizio Acerbo e Marinella Sclocco, a cui hanno aderito il Presidente Pagano, il Presidente Chiodi e l’assessore Paolo Gatti.

In Abruzzo sono impegnate circa 800 persone, tra “ex lsu” e “appalti storici”, negli appalti di pulizia e sorveglianza delle scuole. Questi lavoratori e lavoratrici hanno già subito una riduzione del salario, assorbito in parte dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, a seguito dei continui tagli delle risorse finanziarie stanziati dal MIUR nell’ultimo decennio. Con il “Decreto del Fare” governo e parlamento hanno ulteriormente ridotto le risorse a disposizione e quelle stanziate dal MIUR, e recepite dalla gara Consip, a partire dal prossimo 1 Marzo 2014 saranno assolutamente insufficienti per la Regione Abruzzo, con un taglio di risorse corrispondente a circa il 50%.
Questa “spending review” contro i lavoratori più poveri e precari si tradurrà nella perdita del posto di lavoro o in una fortissima riduzione di salari già bassissimi.

E’ concreto il pericolo che la scuola pubblica abruzzese precipiti nel degrado e non vengano garantiti i servizi minimi di igiene, sicurezza e sorveglianza come già evidenziatosi nell’emergenza determinatasi nella Regione Veneto. La cosa assurda è che nel 2012 il MIUR ha speso tra finanziamento appalti e cassa integrazione 320 milioni di euro, ma se assumesse gli ex-LSU come personale ATA, spenderebbe invece 260 milioni, risparmiando 60 milioni.
Con la risoluzione il Consiglio ha impegnato presidente e Giunta “a sollecitare parlamento e Governo affinché diano concreto riscontro ai contenuti della Legge di stabilità del 2013, stanziando risorse adeguate per garantire occupazione e reddito ai circa 800 lavoratori abruzzesi impegnati negli appalti di pulizia e sorveglianza delle scuole,
procedano all’approvazione delle proposte di legge che prevedono l’assunzione diretta da parte del MIUR, accompagnata dai prepensionamenti per chi è vicino alla pensione, che consente di conciliare le esigenze di risparmio con il pieno mantenimento dei livelli occupazionali e salariali, e di migliorare i servizi, in ogni caso, a reperire le risorse finanziarie utili a garantire la continuità occupazionale e reddituale a tutti i citati lavoratori a partire dal prossimo 1 Marzo 2014”.

Per stimolare il Parlamento a trovare una soluzione definitiva anche sul piano normativo la risoluzione impegna il Consiglio ad approvare ad approvare una proposta di legge di iniziativa regionale per la stabilizzazione ai sensi dell’art.121 della Costituzione.

Con i sindacati si e’ convenuto, e aggiunto al testo della risoluzione, che entro pochi giorni la Giunta convocherà un tavolo con direttore regionale scolastico, prefetti, parlamentari abruzzesi e sindacati.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC-Sinistra Europea

Coalizione a riperdere

rossa










L'Aquila, 11 febbraio 2014 Per ROSS@ Alfonso De Amicis

Nell'eurozona la Grecia vive sull'orlo di "una catastrofe umanitaria";
La Spagna ha tre milioni di persone che sopravvivono con redditi
mensili in feriori a 307 euro, le cifre ufficiali del Portogallo
collocano il 18% della popolazione sotto la soglia della povertà, e in
paesi fondatori del progetto europeoo come l'Italia il numero dei
poveri si è duplicato tra il 2007 e il 2012.
La situazione va oltre i cosiddetti PIIGS. In Germania quasi otto
milioni di persone tirano a campare con 450 euro mensili di salario."
In Grecia, Irlanda, Italia Portogallo, Spagna si è assistito a una
crescita dei livelli di disuguaglianza paragonabili al 16% di aumento
in Bolivia nei sei anni che seguirono il programma di aggiustamento
degli anni '90. In questi paesi europei il 10% più ricco guadagna di
più o il 10% più povero guadagna di meno o entrambe le cose".
L'impatto non è solo sociale o umanitario: è in gioco il modello
stesso Il Modello sociale europeo dal dopoguerra. Se non cambiano
queste politiche, l'Europa avrà bisogno di 25 anni per recuperare il
livello di vita di cui godeva prima della crisi. E' in corso lo
smantellamento del paradigma sociale del dopoguerra. Oggi la
disuguaglianza nella nostra Europa è uguale se non di più a quella
degli Stati Uniti.Questo è il frutto dei patti di stabilità, del
fiscal compact. Su questi paradigmi è stata creata la moneta unica. E'
stata fondata perché essa divenisse il fondamento di politiche
monetarie intraeuropee e imperialiste. L'Europa a conduzione tedesca
solo con questo retroterra spaziale avrebbe potuto condurre una lotta
al dollaro americano e allo yen giapponese. Solo attraverso questo
strumento avrebbe potuto intraprendere una guerra commerciale contro
il neopotere globale cinese." L'Unione europea non ha alcun margine di
riformabilità, proprio perché il processo in atto della costruzione di
un nuovo polo imperialista, concorrente a quello statunitense, e
basato non più sull'integrazione delle masse nelle proprie istituzioni
attraverso la mediazione politica, ma sull'esclusione e il controllo
di quote di popolazione sempre più maggioritarie. Non è presente cioè
una guerra per accaparrarsi l'adesione popolare, come avvenuto per
larga parte del novecento: non sono presenti forze politiche
contrapposte che si giocano la propria legittimità sul terreno del
consenso, ma tutte le forze politiche riconosciute concorrono a
promuovere l'eslusione di parte della popolazione dal consesso
legittimato a prendere le decisioni. Economicamente, questa parte di
popolazione esclusa è esattamente quella da cui il capitale estrae le
principali quote di profitto. Emergono dunque alcune considerazioni
conseguenti. L'Unione Europea non si riforma ma si combatte senza
mediazioni"(da Militant blog) Come già avvenne nella I° grande guerra
e con la II° Internazionale dove i partiti socialisti si misero a
servizio del grande capitale paneuropeo e del grande massacro
proletario, altrettanto oggi le socialdemocrazie sono al servizio
delle politiche espansioniste e austere di stampo mercatiste imposte
dalla Troika. Una riflessione più attenta ci dice che oggi il destino
della democrazia è inquietante. Lo è nella patria di Platone lo è
altrettanto nella patria di Macchievelli e Gramsci. La struttura che
oggi governa l'Europa non è solo antidemocratica ma non può nemmeno
considerarsi politica. Larga parte dei movimenti e delle masse pare
aver preso in considerazione un simile fatto. Non esiste offerta
democratica. "I continui fallimenti(del percoso elettorale)
evidenziano soprattutto una cosa: non è la bontà o meno di questa o
quella lista ad essere determinante, ma il costante distacco delle
masse dal momento elettorale, visto come legittimazione di un quadro
politico ormai sempre più altro e opposto ai bisogni delle stesse.
Continuare a a candidarsi non sposta l'atteggiamento di questa
popolazione, ma al contrario identifica in questa uguaglianza di fatto
esistente tra mondo della politica ufficiale e quella parte dei
movimenti che ancora insistono a legittimare quel mondo.. Perchè in
maniera a-politica e inconscia, probabilmente, assolutamente
inconsapevole, quella parte di popolazione sempre più astensionista
una cosa la sta percependo: non c'è alcuno spazio per la mediazione, e
dunque per il riformismo. L'attuale sistema, cioè, non può essere
riformato sotto la spinta dei movimenti antagonisti attraverso il
momento elettorale." Almeno in questa delicata fase storica di
rivolgomento reazionario. Questo al di là della sincerità e della
bontà di Tzipras e di alcuni suoi appartenenti alla lista in
costruzione. Così come non può ritenersi Tzipras responsabile della
sventura che ha colpito gran parte dell'Europa.
Walter Benjamin scrisse una volta che nulla è così "anarchico" come
l'ordine borghese. Nello stesso senso Pasolini nel suo ultimo film fa
dire a uno dei quattro padroni di Salò che si rivolge agli schiavi:
"la vera anarchia è l'anarchia del potere". Le vicende di queste ore
chiariscono ancora una volta come il comando governamentale della
Trojka ha la necessità di una definizione all'altezza storica del
momento, così come è necessario attrezzarsi per lo scontro del
momento. Uno scontro che ha due piani, uno sociale, economico,
politico, l'altro attiene alla reinventazione della democrazia. Questo
sistema parlamentare e istituzionale è decotto quello che ne rimane è
al servizio delle oligarchie europee.

10 febbraio 1898: nasce Bertold Brecht.

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10 febbraio 1898: nasce Bertold Brecht. Nsce ad Augusta uno dei più
famosi drammaturghi del XX secolo.

"Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti
erano occupati".

"Di tutte le cose sicure, la più certa è il dubbio"

Brecht da giovane ebbe non pochi fastidi, egli infatti si mostrò
subito critico e dubbioso. In un mondo fatto a scala, le certezze
erano un obbligo ( oggi ancora più di ieri)

"Prima viene lo stomaco, poi viene la morale.
Il suo impegno come militante comunista fu limitato, ma il suo essere
intellettuale di sponda è senz'altro un raro esempio di "organicità"
con la classe. Un intellettuale militante. Stabilitosi in Germania Est
subito dopo la guerra fondò il teatro Berliner Ensemble. Non ebbe
rapporti sempre distesi con il partito comunista della DDR, tanto che
diverse sue opere furono vietate. Muore il 14 agosto 1956. Fu sepolto,
secondo la sua volonta senza cerimonie in un angolo vino alla strada
del cimitero di Chausseestrstrasse.

"Sventurata la terra che ha bisogno d'eroi"

10 febbraio 2014 Il Duca Gagliardo della Forcoletta

L’Aquila-Salernitana 1-1 le pagelle

 

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Di Alessandro Mellone

Testa 6- attento tra i pali viene punito a due minuti dal 90’ da Bianchi, lo si incolpa di non uscire sulla punizione che porta al goal il centrale campano, forse è così, ma sul goal è il meno colpevole della difesa. Più luci che ombre.

 

Scrugli 7  macina chilometri ed avversari, si conferma in forma strepitosa. Se continua così, a breve, questa categoria gli starà stretta. Pistone!

 

Zaffagnini 6 meno brillante del solito fornisce una prova sufficiente. Con Pomante di fianco resta comunque una certezza.

 

Pomante 7  il Capitano segna ancora una rete decisiva, purtroppo vale solo un punto stavolta. Vero e proprio perno di questa squadra. Bomber!

 

Dallamano 6 meno gagliaro del collega di reparto, si fa bruciare da Bianchi sulla rete del pari, si riscatta poco dopo servendo su punizione la palla della vittoria a Libertazzi, che sciupa. Si può dare di più.

 

Agnello 6  partita meno ‘arzilla’ rispetto alle sue ultime uscite, ci sta dopo aver giocato gare su terreni al limite del paludoso per uno che torna in attività da un infortunio serio come il suo. Un po’ in riserva.

 

Corapi 7 come spesso gli capita parte quasi in sordina per poi dettare tempi, geometrie ed assist, purtroppo sprecati, ai suo compagni. Peccato il fallo da cui scaturisce il pari, sarebbe stata un’altra prova perfetta. Professore.

 

Del Pinto 6+ come al solito tanto atletismo per l’aquilano di Scoppito, stavolta manca un po’ di lucidità sotto porta ed in qualche appoggio ai compagni. Generoso ed impreciso.

 

De Sousa 6+ si danna l’anima all’inizio per trovare posizione e modo di colpire gli avversari giocando da esterno offensivo, cala un po’ col passare dei minuti. Positivo.

 

Libertazzi 5.5  stavolta il goal vittoria se lo divora, a suo merito il fatto di farsi trovare ancora una volta smarcato a pochi passi dalla rete avversaria, ma l’errore è grave in quanto decisivo, si riscatterà sicuramente. Insufficiente.

 

Pià 6- crea difficoltà a Gori con un bel tiro da fuori area, però appare un po’ fumoso nel ruolo di centravanti. Con la sua tecnica ci aspettiamo di più.

 

Frediani 6-  il talentino giallorosso gioca dal primo minuto, come invocavano molti tifosi, parte bene, ma stavolta non sa essere decisivo e frizzante come al solito. Gli manca un po’ di spunto e cala anche lui col trascorrere dei minuti. Prova non totalmente sufficiente stavolta.

 

Gallozzi 6 entra subito in partita. Serve a Pià un bel pallone al limite dell’area dopo una lunga sgroppata. Sufficiente il suo apporto alla gara. Buona alternativa.

 

Maltese 6- dimostra di essere un giocatore tecnico e anche di non trovarsi a suo agio come esterno nel centrocampo a tre. Da rivedere.

 

Pagliari 6+  la squadra gioca bene, concentrata e sfiora una vittoria importantissima, ma come col Benevento di nuovo fa l’errore di tirarsi troppo dietro e seppur stavolta concede solo palle inattive alla Salernitana, il pari arriva come una sentenza ancora una volta.

 

Curva Sud 8  prestazione maiuscola della Sud aquilana. La Curva canta dall’inizio alla fine con intensità, calore e colore. Curva che merita una squadra da primissimi posti e i tre punti contro i campani, sarà per la prossima.