La conservazione della natura: un problema aperto

 

Silvano-Di-Pirro

 

 

 

 

 

 

Di Silvano Di Pirro Responsabile ambiente della federazione provinciale Prc

La recente proposta di modifica della Legge Quadro sui Parchi e sulle Aree Protette la 394/91, in discussione  al Senato dal mese di settembre, impone a tutti noi una riflessione: non basta istituire un Parco per garantire la conservazione della natura e dell’ambiente.

Nel mondo aumenta sempre di più la quantità dei territori protetti, cresce la qualità dei protocolli in difesa della natura ma nonostante ciò il declino della biodiversità cresce in maniera esponenziale!

Come abbiamo affrontato la palese contraddizione dell’aumento delle aree protette e dei Parchi e la parallela diminuzione della biodiversità?

Evidentemente in maniera insufficiente!

Ci siamo limitati a considerare una porzione della problematica della difesa della natura e abbiamo tralasciato una visione complessiva dell’insieme..una visione olistica del tutto perché in gioco c’è il tutto.. il pianeta e la vita!

Abbiamo accettato passivamente l’affermazione di concetti come “sostenibilità” e “compatibilità” declinandoli con il concetto di sviluppo e illudendoci di aver trovato la formula magica per salvare la terra!

Abbiamo dimenticato, colpevolmente, che lo sviluppo risponde solo a una regola: al profitto e in nome del profitto saccheggia l’ambiente e consuma le risorse vitali del nostro pianeta.

Non abbiamo formulato proposte di gestione e di trasformazione del territorio ponendo al centro di esse la conservazione della natura e la visione alternativa del modello di sviluppo che si contrappone alla visione neo liberista e capitalistica della natura e dell’ambiente.

Subendo passivamente la visione dominante che mercifica la natura, non abbiamo contrastato con efficacia le politiche aggressive e predatorie, frutto di un capitalismo in crisi, che generano continuamente disastri, tragedie e spesso morte!

La difesa del creato, della natura e dell’ambiente appartiene ad una scala di valori etici che contrasta con le spregiudicate politiche neoliberiste e pone il rapporto corretto fra ambiente e uomo  al centro della vita.

Rifondazione Comunista deve riappropriarsi, senza rincorrere il variegato mondo delle Associazioni Ambientaliste, di questa visione alternativa dello sviluppo e della società.

Difendere il creato e la natura significa difendere la vita e questo è un atto rivoluzionario!