Tornano a Pescara gli agrumi contro mafia e sfruttamento.
MARTEDI’ 2 FEBBRAIO arrivano a Pescara 1000 Kg di ARANCE NAVEL/TAROCCO BIOLOGICHE da piccoli produttori solidali della Calabria.
Le arance verranno distribuite presso lo SPAZIO SOCIALE della FEDERAZIONE PRC in Via F.Tedesco 8 a PESCARA da MARTEDI’ 2 A GIOVEDI’ 4 FEBBRAIO dalle 16:30 alle 20:00
PRENOTATE il vostro sacchetto da 5 Kg a 8 euro chiamando i seguenti numeri: 333.8730156 Paolo, 392.7842078 Marco, 349.0668557 Francesco.
Le arance sono di qualità Navel/Tarocco, biologiche di prima qualità. Verranno vendute a 1,6 € al kg di cui:
– 1,50 € coprono i costi di produzione, lavoro, trasporto, iva
– 0,10 € contributo alla RICOSTRUZIONE DI KOBANE
Nel nostro Paese ogni anno migliaia di schiavi della terra vivono e lavorano in condizioni disumane. Per questo anche quest’anno abbiamo deciso di distribuire tramite un canale del tutto autorganizzato gli agrumi di piccoli produttori calabresi. Nel farlo abbiamo deciso di devolvere il ricavato della vendita alla ricostruzione di Kobane.
Chi è disponibile a darci una mano per lo scarico delle cassette o coprire un turno di distribuzione può chiamare al 333.8730156 (Paolo) o mandare una mail a gcpescara@libero.it o rifondazione.pescara@gmail.com.
Sin da ora vi invitiamo a prendere le ordinazioni. Di seguito il volantino con maggiori informazioni.
ARANCE PER KOBANE
TORNANO A PESCARA GLI AGRUMI CONTRO MAFIA E SFRUTTAMENTO
Nel nostro Paese ogni anno migliaia di schiavi della terra vivono e lavorano in condizioni disumane e da ottobre ad aprile vengono sfruttati all’inverosimile fino a non ricevere, in alcuni casi, la paga. Rosarno come Castel Volturno, Palazzo san Gervasio, Foggia, Nardò, Saluzzo, Potenza e non solo. Ghetti senza acqua né luce, guerra tra poveri e sfruttamento, è questo il capitalismo nelle campagne, la lunga filiera che porta il “Made in Italy” sugli scaffali del mondo e garantisce i profitti alle grandi aziende. La grande distribuzione stabilisce il prezzo di acquisto dai produttori, un prezzo-ricatto che le imprese sostengono con l’abbattimento dei costi di manodopera, con lo sfruttamento, il lavoro nero e grigio, il caporalato e la criminalità organizzata a dettar legge. Inoltre con la crisi economica sono accelerate le dinamiche di abbandono dei campi e accaparramento delle terre, i piccoli produttori e i contadini sono costretti a vendere la terra o buttare i raccolti.
NOI VOGLIAMO ALTRO!
Vogliamo rompere le catene della schiavitù e dello sfruttamento! Vogliamo coltivare uguaglianza e integrazione!
Per questo anche quest’anno abbiamo deciso di distribuire tramite un canale del tutto autorganizzato gli agrumi di piccoli produttori calabresi che hanno intrapreso un cammino diverso per una produzione etica libera da mafia e sfruttamento. Per offrire un’alternativa praticabile ai piccoli contadini, per far capire coi fatti che la soluzione alla crisi non passa attraverso lo sfruttamento di chi è più debole ma può nascere solo dalla solidarietà e dalla cooperazione sociale. Per i braccianti immigrati, per favorire l’emersione dal lavoro nero grazie all’applicazione ai produttori di un prezzo equo che ne consente la regolarizzazione. Per la resistenza contadina, per contrastare l’accaparramento di terre ad opera di speculatori, multinazionali e blocco mafioso-clientelare che delinea un nuovo latifondo.
Nel farlo abbiamo deciso di devolvere il ricavato della vendita alla ricostruzione di Kobane. Nel luglio 2014 i miliziani dello Stato Islamico hanno portato morte e distruzione nel Rojava, la regione autonoma del Nord della Siria dove da tre anni si sperimenta un progetto di democrazia radicale. Dopo lunghi mesi di assedio, però, le Unità di Autodifesa del Popolo femminili (YPJ) e maschili (YPG) hanno respinto l’attacco jiahdista. Oggi la nuova sfida è la ricostruzione, dei suoi edifici ma anche dei rapporti sociali che la animavano, di condizioni di vita dignitose e delle possibilità di avere un futuro. Kobane non è solo una città, è un simbolo di libertà e determinazione, è la speranza concreta che in un Medio Oriente stretto tra ISIS e guerra sia possibile costruire un futuro di pace, convivenza e uguaglianza.
Crediamo che un altro mondo sia possibile, è ora di praticarlo! Attiviamo un circuito solidale di risposta alla crisi dal basso per difendere il lavoro e salvare la terra.
RIFONDAZIONE COMUNISTA PESCARA – GIOVANI COMUNISTE/I PESCARA
e-mail: rifondazione.pescara@gmail.com – gcpescara@libero.it
web: www.rifondazioneabruzzo.org
Facebook: Rifondazione Abruzzo – Giovani Comunisti-e Pescara