RIFONDAZIONE COMUNISTA CON I DISABILI : “GIU’ LE MANI DALLE PENSIONI DI INVALIDITA’ E INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO”

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Come già denunciato da Rifondazione giorni fa, il governo vuole davvero tagliare pensioni di invalidità e accompagnamento per fare cassa. Le associazioni giustamente rispondono duramente. Noi siamo e saremo sempre dalla parte delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le rappresentano.

I tagli annunciati andrebbero ad aggiungersi a quelli già apportati dai precedenti governi ai fondi sul sociale, praticamente quasi azzerati, e ai trasferimenti agli enti locali, che hanno causato il ridimensionamento dell’intervento sociale pubblico scaricando ancora una volta tutto il peso dell’assistenza sulle spalle delle famiglie.

Sono state diffuse le “Proposte di revisione della spesa pubblica” redatte dal Commissario Straordinario per la revisione della spesa, Paolo Cottarelli. Fra le ipotesi di spending review sono previsti anche preoccupanti interventi sulla spesa per le invalidità civili. Nel mirino soprattutto l’indennità di accompagnamento, attualmente l’unico sostegno certo alle persone con grave disabilità e alle famiglie che prevalentemente rappresentano per loro l’unico supporto in assenza o carenza di servizi pubblici.

Secondo Cottarelli bisogna introdurre un limite reddituale alle indennità di accompagnamento, specialmente per gli ultrasessantacinquenni, e intensificare i controlli verso i presunti abusi.

L’ISEE – che dovrebbe essere uno strumento di equità e non di taglio della spesa – è quello stesso indicatore che considera alla stregua dei redditi da lavoro e da rendite finanziarie le pensioni (280 euro) e le indennità di accompagnamento (500 euro).

Le proposte del Commissario Straordinario avranno un impatto sociale sui singoli e sulle famiglie.

Va rigettata qualsiasi ipotesi di intervento sulle uniche provvidenze certe a favore delle gravi disabilità.

Rifondazione Comunista sosterrà tutte le iniziative di mobilitazione che le associazione dei disabili.

Renzi e i suoi ministri pensano di accontentare le richieste di austerità della Bce e della Merkel massacrando ancora di più le fasce più deboli della popolazione.

Anche se alle voci seguono smentite, non vorremmo che con la scusa della guerra ai falsi invalidi si colpissero i veri invalidi, semmai togliendo loro diritti e prestazioni giù acquisiti attraverso la scure del nuovo Isee, che considera addirittura come redditi pensioni e indennità, al pari delle rendite finanziarie. Il governo pensi a tagliare le vere spese inutili, a partire dagli F35, dalla Tav in Valsusa e dai regali di miliardi di euro pubblici alle banche. Anche per queste ragioni noi siamo per un’altra Europa, sociale e solidale, che tiene al primo posto i diritti dei cittadini e non li usa come mangime per gli avvoltoi della speculazione finanziaria.