Il 29 Gennaio 1995 moriva Vincenzo Claudio Spagnolo, Spagna per gli Ultras

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Da 19 anni ovunque giochi il Grifone Genoano Vincenzo Spagnolo c’è !  Spagna, come lo chiamavano i compagni della gradinata nord,  fu colpito a morte con una coltellata al cuore il 29 Gennaio 1995 in occasione della gara Genoa-Milan da un gruppo di pseudo sostenitori rossoneri giunti sotto la lanterna già con l’intenzione di provocare e ferire.

Ci vollero cinque processi e tanto interminabile dolore per amici e familiari prima di giungere alla condanna a 14 anni per l’autore dell’omicidio.

Poi il mondo ultras,  la gradinata nord,  Il Genoa calcio 1893 , che fino al 2012 ha organizzato il Trofeo Spagnolo, la sinistra antagonista di tutta Italia hanno trasformato la tragedia di questo ragazzo in occasione di socialità e condivisione del dolore.  Concerti, tornei, iniziative benefiche di ogni genere vengono organizzate da vent’anni nel nome di Vincenzo Claudio Spagnolo, Spagna per gli Ultras.

 

Dal Corriere della Sera del 30 Gennaio 1995

GENOVA . Un ragazzo di 25 anni, Vincenzo Spagnolo, colpevole soltanto di essere un tifoso genoano, e’ stato ucciso con una coltellata al cuore poco prima della partita Genoa Milan, in uno scontro fuori dallo stadio. Quando la notizia si e’ diffusa a Marassi, le due squadre, con un gesto senza precedenti, hanno deciso, in segno di lutto, di non scendere in campo per il secondo tempo. Da quel momento si e’ innescata una spirale di violenza che ha tenuto la citta’ in stato d’ assedio fino a tarda sera: scontri, cariche di polizia e carabinieri, decine di arresti e feriti. Soltanto verso mezzanotte 700 tifosi milanisti, che erano stati trattenuti nello stadio per evitare incidenti con i genoani, sono stati portati a Milano con pullman della polizia. Gli aggressori, raccontano i testimoni, non erano ultras “in divisa”. Il fatto che d’ un tratto, da sotto i loden e le giacche eleganti siano spuntati fuori pugnali, catene e borchie per colpire fa pensare a una forma di travestimento per sfuggire ai controlli. Diversi indizi, all’ esame della squadra mobile, avvalorano l’ ipotesi di un omicidio addirittura premeditato. Il gruppo armato, una ventina di giovani in tutto, e’ giunto non con i pullman usati dai tremila tifosi milanisti, bensi’ con un treno. Dalla stazione Brignole si e’ avviato verso lo stadio. Alle 13.45 la banda e’ arrivata all’ altezza di Marassi, ma sul lato opposto del Bisagno; e il sanguinoso scontro e’ avvenuto al “Gazebo”, vicino alla sede del Coordinamento club rossoblu’ , probabile obiettivo della spedizione. Il mondo del calcio e’ sconvolto: qualcuno chiede di sospendere il campionato.