L’Aquila-Ascoli 2-1. Al 94° Pomante fa esplodere il Fattori

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L’AQUILA : Testa, Scrugli, Dallamano, Corapi, Zaffagnini, Pomante, Agnello (33’st Gallozzi), Del Pinto, Libertazzi (18’st Ciciretti), Pià (1’st Frediani), De Sousa. A disp.: Addario, Ingrosso, Triarico, Bentoglio. All.: Giovanni Pagliari

ASCOLI: Russo, Conocchioli (21’pt Iotti), Gandelli, Schiavino, Pestrin, Scognamillo, Capece, Carpani (40’st Giovannini), Topouzis (18’st Greco), Colomba, Tripoli. A disp.: Pazzagli, Minnozzi, Gragnoli, De Luis. All.: Bruno Giordano

Spettatori :2039 paganti 500 provenienti da Ascoli Piceno

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All’ultimo respiro con un colpo di testa di Marco Pomante sul cross preciso e perfetto di Frediani,  la Valorosa agguanta una vittoria meritata ma che sembrava svanita di fronte all’unico tiro in porta degli ascolani. L’Aquila comincia bene e gioca una prima parte di gara dove la differenza di valori appare evidente. Un po’ di imprecisione e una manovra che fatica ad essere incisiva negli ultimi sedici metri impediscono ai rossoblù di andare in vantaggio già nel primo tempo.

Altra storia nella ripresa, quando i ragazzi di Pagliari , all’ottavo minuto,  grazie ad un break offensivo di Agnello, bravo a servire sulla destra del settore d’attacco De Sousa, trovano il vantaggio con la pantera freddissima nel battere Russo.  Sembra fatta anche in considerazione di un Picchio che appare  poca cosa.

Ma il calcio  sfugge alle considerazioni razionali e infatti puntuale arriva il pareggio bianconero complice  Pomante che si infortuna nel contrasto che precede la stoccata a rete di Colomba. 1-1 siamo al 16° minuto della ripresa. L’Aquila da subito l’impressione di poter tornare avanti e al 21° Agnello spara un missile sui guanti di Russo a pochi metri dalla porta. Preme L’Aquila ma paga la fatica della grande mole di gioco prodotta da un Corapi inesauribile e da una squadra nella quale ieri si faticava ad individuare prestazioni insufficienti,  finendo per concedere tra la mezzora e il quarantesimo qualche ripartenza pericolosa ai marchigiani.

Al 94° il dio del calcio trasforma l’amarezza per una vittoria buttata al vento in una gioia immensa per il popolo rossoblù. Frediani, subentrato a Pià, affonda sulla sinistra e mette al centro un cross perfetto per la testa di Capitan Pomante che è bravissimo con un movimento da grande attaccante a siglare il 2-1. Non c’è più tempo, finita! Il Fattori esplode, gelati i 500 marchigiani.  Giusto così.