sento in tv conduttore definire “condizioni da terzo mondo” quelle diMessina senza acqua da 6 giorni. Vorrei ricordare agli smemorati che nell’estate 2007 a Pescara la crisi idrica fu più lunga e la causa non fu una frana ma la chiusura, a seguito di una mia interrogazione parlamentare e di un esposto di WWF e Abruzzo Social Forum, dei pozzi di Campo S. Angelo dai quali veniva emunta dall’Aca spa acqua contaminata da sostanze pericolose per la salite umana.
E’ in corso il processo ad alcuni dei responsabili politici (alcuni hanno scampato il processo penale come l’ex-presidente dell’Aca Di Matteo dichiarando che non leggeva carte e ora è tranquillamente al governo della Regione).
La loro tesi difensiva – leggo sulla stampa – è che non c’era pericolo perchè l’acqua di quei pozzi veniva poi immessa nella rete miscelandola con quella buona che proveniva dall’acquedotto Giardino. Quindi l’inquinamento rientrava nei limiti. Si dà il caso che le indicazioni dell’Istituto di Sanità escludevano la possibilità di miscelare. 500.000 persone hanno bevuto per anni quell’acqua. Se a Messina c’è una situazione da terzo mondo, Pescara è nel quarto?
Maurizio Acerbo