I sondaggi sulle intenzioni di voto ― anche i migliori ― sono strumenti che hanno sempre un margine di errore riconosciuto di alcuni punti percentuale. Per questo motivo è utile e opportuno ragionare più sulle medie, che non sulla singola rilevazione demoscopica.
Tuttavia, come si insegna fin dalla scuola dell’obbligo, non si possono fare medie su dati che non sono omogenei. Non si possono, cioè, sommare le mele con le pere, se si vuol sapere quante mele si mangiano mediamente ogni giorno.
Nel nostro caso, quindi, per conoscere il dato medio che L’Altra Europa con Tsipras ha fatto registrare nei sondaggi di marzo si devono utilizzare solo ed esclusivamente i sondaggi relativi alle elezioni europee. Ciò che hanno correttamente fatto gli analisti di Scenaripolitici.com (che danno la lista al 5,2% ), mentre purtroppo, non si può dire lo stesso della corazzata delle tv a pagamento nazionali, Sky, con la sua “ bussola dei sondaggi “.
Gli errori grossolani che vengono fatti da Sky, nel diffondere questi dati, sono davvero troppi per non segnalarli in maniera puntuale: 1) si ricollega esplicitamente al “ voto del 25 maggio ” una media sondaggi che mischia i dati raccolti per le europee (che si terranno appunto a fine maggio) con quelli raccolti per le politiche (che si dovrebbero tenere nel 2018, salvo fine anticipata della legislatura); 2) con questi dati si fanno delle simulazioni di voto, relative alle prossime politiche (quindi con un sistema elettorale monocamerale che ancora non è quello vigente, e che comunque presenta noti dubbi di rilievo costituzionale); 3) soprattutto si confonde il dato di una lista di partiti, movimenti e cittadinanza attiva con quello di una sola delle suddette componenti: in una battuta, sembra che a Sky non sia del tutto chiaro che “ L’Altra Europa con Tsipras non è SEL “.
Verifichiamo ora in maniera accurata quanto si è, da ultimo, sostenuto.
Emblematici sono “ i dati del 21 marzo “: la media che Sky attribuisce ala lista Tsipras è del 3,3%.
Come si ottiene questo risultato? Partendo dai dati di cinque diversi istituti demoscopici espressamente individuati. Si possono dunque verificare, uno per uno, i numeri citati: il 4% di IPR (13 marzo) è l’unico dato realmente relativo alla lista Tsipras e alle elezioni europee; gli altri dati citati, invece, sono tutti di SEL (quindi non relativi alle europee, visto che ― come tutti ormai dovrebbero sapere ― per queste elezioni SEL ha scelto di concorrere a un progetto politico più inclusivo).
Qui di seguito ci sono tutti i dati pubblicati sul sito ufficiale dei sondaggi politici ed elettorali tra il 13 e il 19 marzo, per gli istituti citati, affinché tutti possano verificare: il 3,1% di EMG è il dato di SEL uscito il 17; idem per l’identico dato di Ipsos , uscito il giorno dopo; stessa cosa anche per il 2,8% di Datamedia , pubblicato il 19.
Il 3,6% di SWG, infine, non è stato ancora registrato sul sito ufficiale, ma da altre fonti si può verificare come, anche questa volta, i numeri coincidano perfettamente con quelli di SEL (qui il dato SWG pubblicato il 16 sul sito ufficiale, per una verifica incrociata).
Occasionale incidente di percorso per Sky, dunque?
I dati del 24 marzo ci dicono che non si è trattato di un errore isolato: Sky conferma i numeri precedentemente citati, sostituendo però al 4% di IPR un 3,2% targato Ixé , che abbassa la media al 3,2%. Così, rimuovendo l’unico dato realmente attribuibile alla lista Tsipras, Sky riesce nel capolavoro di definire il dato medio di SEL per le prossime politiche, spacciandolo però per il risultato medio di una diversa lista, che si presenta solo alle imminenti europee.
L’ultimo degli errori registrati è quello del 25 marzo . Qui forse c’è una sostanziale presa di coscienza, se non altro: infatti compaiono per la prima volta solo dati relativi alle europee (e quindi alla lista Tsipras), ma con una singolare selezione che produce una media già, chiaramente, più alta (4,3%), ma utilizzando soltanto i dati di tre istituti (compreso il 2.9% di EMG , straordinariamente simile al dato di SEL precedentemente citato), riduce comunque, di un punto pieno, il potenziale effettivo della lista (ben più evidente negli altri due dati citati: il 6,1% di Ixè e il 4% di IPR del 17 marzo).
Riassumendo, si può dunque individuare nell’intervallo 4-6% il dato più attendibile che gli istituti, mediamente, registrano per L’Altra Europa con Tsipras (5,6% l’ultimo dato disponibile; Tecné , pubblicato il 25 marzo).
Insomma: se la bussola di Sky serve per orientarsi tra i numeri, forse, è meglio alzare gli occhi al cielo per provare a individuare la stella polare… O, fuor di metafora, semplicemente, affidarsi ad analisi più precise e accurate.