Prc L’Aquila :” Numero chiuso:nessuna urgenza di usare la mannaia sugli studenti”

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L’introduzione del numero chiuso in cinque corsi di laurea della nostra Università, fortemente voluto dalla rettrice Inverardi, lascia più di qualche perplessità. Già la reintroduzione delle tasse universitarie sarà un colpo durissimo per l’Ateneo aquilano che comporterà una una diminuzione delle nuove immatricolazioni fin dal prossimo anno accademico. Si fatica a comprendere come si possa pensare di far rimanere competitiva l’Università nel nostro territorio terremotato, respingendo gli studenti fin dal primo anno per rispettare dei parametri, previsti dal ministero a partire dal 2016, che saranno rivisti a breve. Non c’è nessuna urgenza pertanto di intervenire con una mannaia sulla popolazione studentesca.

Pensiamo che l’economia della città, il diritto allo studio e la qualità dell’offerta formativa devono essere le priorità di chi è chiamato al difficile ruolo di guidare l’Università dell’Aquila in questi anni complicatissimi. Trovare le risorse per una residenzialità pubblica, magari sfruttando una sinergia possibile con il Comune dell’Aquila e la Regione, è la strada per immaginare l’unico sviluppo auspicabile. Avere sul territorio un numero importante di studenti, ai quali tutta la città deve sforzarsi di offrire qualità della vita e servizi, rappresenta un volano insostituibile per la rinascita e la ricostruzione sociale.

 

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila