Prc L’Aquila: Servizi Sociali Comunità Montana urgente convocare un tavolo istituzionale

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Prosegue la crisi dei servizi sociali della Comunità Montana Montagna dell’Aquila. In queste ore si stanno moltiplicando, da parte di lavoratori e utenti, le richieste ai sindaci per rendere effettiva la compartecipazione alla spesa per mantenere in vita la rete di assistenza sociale nel nostro territorio montano. La disponibilità del Consigliere Regionale Pietrucci di farsi promotore, insieme alla Cgil, di un tavolo istituzionale con Regione, Comuni,Comunità Montane e sindacati è senz’altro un fatto positivo. Ma bisogna fare presto! I lavoratori non possono pagare al posto delle istituzioni per un servizio pubblico essenziale. Le risorse necessarie vanno al più presto individuate e inserite nei bilanci dei comuni. Intanto la Comunità Montana deve immediatamente sbloccare le risorse disponibili per permettere alle Cooperative di pagare al personale gli stipendi arretrati di Aprile/Maggio.

 

 

Goffredo Juchich

Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prc L’Aquila :” Dopo le rassicurazioni nessuna azione concreta, servizi sociali nel caos”

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A distanza di oltre due mesi dall’incontro in Regione tra i lavoratori delle cooperative sociali, rappresentati dalla Fp Cgil, e l’Assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco niente si è mosso per l’individuazione delle risorse economiche per ristabilire i livelli minimi di assistenza sociale nell’ambito amiternino della Comunità Montana montagna dell’Aquila. Purtroppo alle generiche rassicurazioni e agli impegni assunti non sono seguite azioni concrete.

Diverse decine di disabili, anziani e minori continuano a ricevere il sostegno assistenziale decurtato del 50% delle ore senza avere nessuna certezza sul futuro. Ovviamente è drammatica la ricaduta sui già poveri salari delle lavoratrici e dei lavoratori che, in alcuni casi lavorano solo per poche ore settimanali senza poter accedere agli ammortizzatori sociali. Non vorremmo che la buona volontà di di chi sostiene con il proprio lavoro la rete di protezione sociale del nostro territorio venga scambiata per una predisposizione al martirio. I servizi sociali vanno mantenuti e non è più rinviabile ripristinare i livelli minimi di assistenza.

Chiediamo con urgenza alla Giunta Regionale e al Consiglio di individuare le risorse economiche per rifinanziare i piani di zona con fondi sufficienti a far ripartire le assistenze domiciliari e scolastiche sospese. E’ decisivo in questa fase di incertezza non smantellare definitivamente i servizi sociali che, è bene ricordarlo sempre, si rivolgono alle categorie più deboli della società. In troppi sono stati abbandonati in questi mesi. Persone verso le quali le risorse non dovrebbero mancare mai e che invece sono le più colpite dalle spietate politiche dei tagli alla spesa.

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

Prc L’Aquila: “Per salvare i servizi sociali della Montagna Aquilana bisogna fare presto”

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Domani, dalle ore 10,30, saremo presenti davanti alla sede del Consiglio Regionale alla villa insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi sociali della Comunità Montana Montagna dell’Aquila che manifesteranno per chiedere chiarezza sul futuro e sul ripristino dei livelli minimi di assistenza per i loro utenti. La Legge regionale 1/2013 abolisce le Comunità montane che sono in liquidazione da due anni, in questo periodo si sarebbe dovuto procedere alla costituzione delle Unioni Comunali per trasferire le competenze per la gestione dei servizi sociali ad un soggetto in grado di svolgere le funzioni essenziali che sono tuttora erogate dalle comunità a oltre 200 disabili gravi, minori e anziani. Il sostegno, che viene erogato sia a livello scolastico che domiciliare, offre lavoro a 80 operatori e diverse Cooperative sociali. Il 31/12/2014 è la data di scadenza della convenzione e dei piani di zona e ancora non si conosce quale sarà l’ente attuatore dei servizi sul territorio della nostra montagna. Servono linee guida e d’indirizzo chiare per superare questa difficile fase di transizione, tenendo conto che in questi anni i comuni montani non hanno superato le divisioni e le frammentazioni che, finora, hanno impedito la creazione di un percorso unitario per la costituzione di un’entità comprendente una vasta area e un numero sufficiente di cittadini. In questo difficilissimo contesto si inserisce il taglio operato dalla regione Abruzzo sulla cifra precedentemente preventivata in bilancio,dalla regione stessa, per il piano di zona che ha comportato la rimodulazione degli interventi nell’ ambito ricadente sull’ex Comunità Amiternina, riducendo del 50% le ore di assistenza agli utenti provocando enormi difficoltà alla popolazione disagiata e ai lavoratori che, da Martedì 8 Settembre, si sono visti decurtare il già misero salario della metà (mediamente da 500/600 Euro al mese a 250/300). Al netto delle spese di benzina per spostarsi sul vastissimo territorio, che non sono previste come rimborso, gli operatori, di fatto, stanno sostenendo gratuitamente quello che resta della rete protezione sociale. Bisogna urgentemente individuare le risorse economiche per non disperdere questo patrimonio di professionalità e sensibilità che negli anni si è consolidato sul territorio. In queste ore si decide il futuro di centinaia di famiglie di utenti e lavoratorari. Invitiamo quindi l’assessore Sclocco e il consiglio regionale a mettersi da subito al lavoro per dare un futuro certo ai servizi sociali della montagna aquilana.
Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila

La sfida per salvare i servizi sociali

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Con l’imminente avvio della campagna elettorale per le elezioni regionali cresce la necessità di porre il tema del finanziamento della rete dei servizi sociali non solo al centro del dibattito, come qualcuno tenterà di fare, ma soprattutto di farne una vera priorità amministrativa per le forze che si candideranno alla guida della regione.

Da anni Rifondazione Comunista conduce la propria azione sostenendo a tutti i livelli le istanze dei lavoratori del settore e favorendo gli interessi delle categorie più deboli. Oggi nel nostro territorio stravolto dal sisma ogni operatore sociale deve sostenere a proprie spese il costo di spostamenti lunghissimi per raggiungere gli utenti impoverendo così paghe orarie già misere.

Si prevedano gare d’appalto per l’assegnazione dei servizi nelle quali il riconoscimento del rimborso chilometrico sia obbligatorio e vincolante all’assegnazione del bando, si riconosca al lavoratore l’anzianità sul servizio e si garantisca sempre il riassorbimento nel passaggio da una cooperativa all’altra rispettando il Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali.

Individuare risorse economiche certe per rifinanziare i Piani di Zona, per ricostruire la rete sociale nei piccoli centri montani e per mantenere almeno gli attuali livelli assistenziali, farà la differenza tra il possibile sviluppo di questa regione che oggi può ancora scegliere se provare a costruire un modello di sostegno alle persone adeguato o se gradualmente smantellare i servizi, come gli inesorabili tagli di questi ultimi anni fanno temere. In questo difficile contesto di spending rewiew, con i vincoli europei capestro che al di là delle propagande governative sarà difficile superare, la sopravvivenza dei servizi sociali passerà solo dalla ferma e netta volontà di individuare risorse certe per promuovere tutte le azioni necessarie alla difesa delle categorie più deboli della popolazione e degli operatori del comparto. Noi come sempre faremo la nostra parte.

 

 

Goffredo Juchich
Segretario Comunale Prc L’Aquila Circolo “A Casamobile”