Torino dice si alla legalizzazione della Cannabis

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Il Comune Torino vota sulla legalizzazione della cannabis

Il voto è destinato a far discutere. Ieri il consiglio comunale di Torino , ha  approvato un ordine del giorno di Sel che chiede alla giunta comunale di “attivarsi presso il governo per superare l’impianto proibizionistico e dare il via alla legalizzazione della produzione e della distribuzione della cannabis anche per scopo ricreativo”. L’ordine del giorno è passato per due voti (15 contro 13 contrari); astenuti il Movimento 5 Stelle, Pd diviso.  Il Sindaco Fassino si è astenuto.

Il consigliere Grimaldi (sel) primo firmatario dell’ordine del giorno spiega: ““La legalizzazione porterebbe da 5 a 10 miliardi di euro nelle casse dello Stato, come ha stabilito uno studio della Sapienza, e quindi la crisi potrebbe aver fatto maturare i tempi. Per non parlare dei costi indotti: sono dagli 8 ai 10mila le persone in carcere in Italia per consumo o possesso di marijuana, un costo umano ed economico non più sostenibile. Si deve depenalizzare, togliere un regalo ai narcotrafficanti – prosegue. Noi vorremmo un decreto legge che renda l’accesso libero per fini terapeutici ma anche ludici, con la possibilità di auto-produrre e poi un sistema di monopolio di stato con accisa oppure in convenzione con le cooperative agricole”.

In abruzzo un analogo provvedimento è stato proposto dal gruppo regionale del Prc

 

Sono 9.500 i detenuti per solo possesso e spaccio di cannabinoidi

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www.agenzia.redattoresociale.it –

 

Secondo la relazione di Sabrina Molinaro (Ifc-Cnr) alla Camera, circa il 14% dei soggetti in carcere uscirebbe se fossero approvate le proposte di legge in discussione in Parlamento. Nel 2012 sono state 12.500 le persone condannate

ROMA – Sono circa 9.500 le persone in carcere esclusivamente per il possesso e spaccio di cannabinoidi. In pratica, se l’uso della cannabis venisse depenalizzato, il 14% dei detenuti potrebbe lasciare il carcere. La notizia, rilevante, è estrapolata dalla relazione di Sabrina Molinaro, responsabile della Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi sanitari Ifc-Cnr, effettuata nel corso della sua audizione presso la Commissione giustizia della Camera dei deputati. Un’audizione in occasione della discussione sulle proposte di legge C.1203 (modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, n. 309/90, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati) e C.971 (modifiche al testo unico, in materia di depenalizzazione della coltivazione domestica di piante dalle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti o psicotrope), rispettivamente a firma Daniele Farina (Sel) e Sandro Gozi (Pd). Il tutto mentre si accende il dibattito, politico e scientifico, proprio sulla sulla “legalizzazione” della cannabis e dei suoi derivati. Con prese di posizione a favore e contro tale eventualità che si stanno moltiplicando.

Detenuti. In generale, dal 2002 al 2006 il numero di detenuti nelle strutture penitenziarie è aumentato, decrescendo nel 2007, per effetto dell’indulto, e riprendere a crescere successivamente.
Andamento sostanzialmente simile si riscontra anche per i detenuti per reati previsti ex DPR 309/90 (testo unico sulla droga) anche se, dal 2008 in poi, la loro proporzione è leggermente aumentata.
Nel 2011 i detenuti per reati previsti dalla legge sulle droghe erano 27.947, il 41,5% del totale (67.394) dei detenuti. (daiac)