L’Aquila fuori dal tunnel?Condizioni mentali di inizio secolo

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Per ROSS@ L'Aquila Alfonso De Amicis

Infine invece di acquisire una rinnovata forza, una capacità di
critica, di ragionamento, le nuove forze sociali e culturali mostrano
tutte le proprie debolezze di fronte alla propaganda del partito
Democratico. Le "prodezze" di questo partito sta contaminando la
società italiana. Ci ripetono continuamente che la crisi sta finendo,
si vede la luce in fondo al tunnel per poi posticipare all'infinito le
soluzioni o la soluzione per l'uscita da una crisi sitemica del
turbucapitalismo mercantilistico. Oggi forse non più turmo ma
"aspirato". Così in città la montagna partorisce topolini. Dopo le
prodezze occupative dell'aeroporto di Preturo oggi il partito di Renzi
ripropone un rinnovato patto industriale presso il vecchio
insediamento ex Italtel: La ditta Phoenix dovrebbe(condizionale)
impiegare qualche centinaio di operai ma i tempi sono lunghi. Lunghi
quanto? Con quale tipo di contratto verranno assunti i fortunati? Sarà
un'assunzione tramite collocamento pubblico o si passerà al setaccio
della manodopera a buon mercato del collocamento privato? Aspetteremo
le regole del nuovo mercato del lavoro del duo Renzi-Ichino? Nella
città della doppia crisi servirebbe una cura pubblica che il
Keyenesismo del dopo guerra dovrebbe impallidire. Dovremmo dire basta
con giovani senza lavoro o con lavoro precario. Altrimenti la fuga
sarà perenne.

 

 

Soddisfazione per la nascita ufficiale di Ross@

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La Rete dei Comunisti saluta con soddisfazione la nascita ufficiale di Ross@ – nuova soggettività nel panorama politico italiano – avvenuta sabato 14 dicembre a Roma. Molti dei punti approvati, infatti, coincidono con gli auspici e la concreta pratica politica che già da parecchio tempo vedono impegnati tutti i compagni e le compagne della RdC nell’intera complessità dell’organizzazione, sia territorialmente sia centralmente (come la proposta di una grande manifestazione nazionale contro l’UE che rimetta al centro i contenuti dei comunisti e della sinistra anticapitalista su una questione così dirimente per il futuro di tutti).

La prima sottolineatura in positivo riguarda l’aver ridato centralità teorica e pratica all’organizzazione come unico strumento di resistenza e di costruzione; tema da troppo tempo trascurato e sempre più attuale in questo momento di crisi sistemica del Modo di Produzione Capitalista che da sé produce fuoriuscite possibili ‘da sinistra’ ma anche ‘da destra’. Ed anche, l’aver puntualizzato che il ‘fare’ politica non coincide con lo scadenzario elettorale (senza, ovviamente, ignorarlo) e le pulsioni elettoralistiche ma che, in determinate circostanze, può concentrarsi sulla lotta per la determinazione delle condizioni di un’azione politica adeguata.

L’aver, inoltre, individuato nel berlusconismo tanto quanto nell’antiberlusconismo (e nella concertazione sindacale di CGIL, CISL e UIL) le due facce di quella medesima moneta con cui si sono svenduti, nell’ultimo ventennio, i valori e il patrimonio di lotte del movimento operaio e dell’intera tradizione socialista, a vantaggio del punto di vista di classe borghese, significa che forse è adesso possibile un nuovo inizio: come la RdC sostiene da tempo non sospetto con la Campagna su Berlusconi ‘Tigre di Carta’.

Infine – ma non per ultimo – tornare a nominare come Rivoluzione la rottura anticapitalista, non vuol dire né avventurismo politico né estremismo parolaio; vuol dire riprendere consapevolezza della materialità dei processi storici e della loro necessaria trasformazione.

 

 

All’Aquila un percorso della memoria 1943-44 attraverso la natura

 

25 aprile

 

 

 

                    di Riccardo Lolli

 

 

 

 

Con l’intento di consolidare tra i cittadini, in particolare i giovani, la consapevolezza del contributo dato dalla popolazione del versante meridionale del Gran Sasso alla resistenza e alla Liberazione dall’occupazione nazifascista, l’ANPI dell’Aquila  ha elaborato un progetto volto a realizzare un Percorso della memoria 1943-44 attraverso la natura, interamente situato nel comune dell’Aquila. Il percorso dovrà essere segnato sul territorio con cippi in pietra e corredato di pannelli illustrativi con informazioni storiche, naturalistiche e paesaggistiche, che permettano una duplice funzione: storico-culturale e turistico-sportiva, con l’obiettivo di riconnettere i luoghi degli episodi più rilevanti del breve ma significativo periodo storico considerato. I tartti di percorrenza individuati sono:

1.L’Aquila-Collebringioni – percorso dei 9 martiri del 23 settembre 1943.
2.Collebringioni-Arischia  – zona operativa del gruppo partigiano di Antonio D’Ascenzo e luogo della fucilazione dei pescaresi Vermondo Di Federicoe Renato Bernardinucci, medaglie d’oro alla memoria.
3.Arischia-Casale Cappelli – luogo dello socntro armato tra il gruppo di Giobanni Ricottilli ed i tedeschi in cui perse la vita il partigiano Giovanni Vicenzo il 5 maggio 1944.
4. Casale Cappelli-Filetto – luogo dell’azione dei partigiani del gruppo di Aldo Rasero e della strage di civili il 7 giugno 1944.
5.Filetto-Monte Archetto – luogo di insediamento del gruppo di Aldo Rasero nella primavera del 1944.
8.Monte Archetto – Onna – luogo della strage nazista dell’11 giugno 1944.
Perchè l’iniziativa abbia buon fine è indispensabile il riscontro positivo dell’amministrazione comunale ed il contributo degli enti ed associazioni interessati alla tematica (Istituto Storico per la Resistenza, Cai, etc) che arricchiscano il progetto mettendo a dispozione le rispettive competenze..

Smart City, all’Aquila workshop con Enea sui Social Urban Network

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Si chiama Social Urban Network (Sun) l’iniziativa che si terrà questa mattina, a partire dalle 9, all’Auditorium del Parco dell’Aquila.

La manifestazione, sostenuta dall’Enea, si propone l’obiettivo di aumentare la partecipazione della città alle scelte decisionali, attraverso i canali Smart City.

Gli interventi saranno tenuti dagli assessori comunali Fabio Pelini e Alfredo Moroni, da esponenti dell’Enea, dell’Università dell’Aquila e di Chieti, da docenti di scuole superiori e dalle associazioni impegnate nel settore.

Usb:Natale amaro per gli insegnanti precari

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Taglio da mille euro allo sti­pen­dio dei pre­cari della scuola. Lo aveva sta­bi­lito la legge di sta­bi­lità del 2012, quella appro­vata da Monti, che bloc­cava la mone­tiz­za­zione delle ferie matu­rate per tutti i pre­cari del pub­blico impiego. Il 4 set­tem­bre scorso, il mini­stero dell’Economia ha dira­mato una nota inter­pre­ta­tiva con la quale ha sta­bi­lito la retroat­ti­vità del prov­ve­di­mento. Le ferie matu­rate prima del 1 gen­naio 2013 ver­ranno pagate. Quelle suc­ces­sive no. Lo potranno essere solo dopo avere cal­co­lato i giorni di pausa pre­sta­bi­liti dal calen­da­rio sco­la­stico in vigore (Natale, Pasqua ecc). Dun­que, a Natale, una buona parte dei 140.557 pre­cari con cat­te­dra (record asso­luto sta­bi­lito dal Conto annuale della Ragio­ne­ria Gene­rale dello Stato) non rice­ve­ranno i mille euro a cui avreb­bero diritto. Loro che non hanno diritto alle ferie, in quanto precari.

«La fan­ta­sia non ha limiti — accusa il sin­da­cato Usb — quando si vuole pie­gare il diritto ai pro­pri comodi». Si minac­cia il ricorso ai tri­bu­nali per il paga­mento delle ferie. Ma que­sta non è l’unica sor­presa che tro­ve­ranno sotto l’albero. Sono ormai molte le scuole in tutto il paese che non rie­scono a pagare i sup­plenti per i mesi di novem­bre e dicem­bre. Secondo il Miur que­sta situa­zione dipende dall’insufficienza dei fondi a dispo­si­zione degli isti­tuti e dalla sua impos­si­bi­lità, al momento dicono da Viale Tra­ste­vere, di rifi­nan­ziare il fondo rela­tivo. Per la Flc-Cgil una solu­zione verrà tro­vata. Sem­bra infatti che le «segre­te­rie sco­la­sti­che faranno più paga­menti allo stesso lavo­ra­tore, nei limiti dei fondi dispo­ni­bili e in modo pro­por­zio­nale». Ma ciò non can­cella la grave ano­ma­lia. Ieri, in un’intervista a Rai­news 24, il mini­stro dell’istruzione Car­rozza ha detto di «stare cer­cando le risorse per i pre­cari. Mi trovo ogni giorno a fare fronte a esi­genze che non cor­ri­spon­dono a dispo­ni­bi­lità che ho. E’ un sistema che lavora sem­pre in emer­genza e al limite». Tra­dotto: i soldi non ci sono, e il sistema è a un passo dal baratro.Ieri la vice­pre­si­dente Pd in Com­mis­sione Cul­tura, Manuela Ghiz­zoni e Maria Coscia, capo­gruppo Pd nella stessa com­mis­sione, hanno dichia­rato che i fondi per il diritto allo stu­dio sono stati aumen­tati di 50 milioni di euro che si aggiun­gono ai 100 stan­ziati nel decreto scuola. Gli stu­denti ne chie­dono per­lo­meno 300.

Acerbo (prc): Velino sirente salvato un territorio bello e prezioso

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di Maurizio Acerbo

Abbiamo salvato uno dei territori più belli e preziosi della nostra regione. La decisione di ritirare il progetto di legge Ricciuti recependo le questioni procedurali che avevo posto nei giorni scorsi con una lettera al Presidente Pagano e’ una buona notizia. E’ evidente che il centrodestra ha compreso che la proposta di Ricciuti era assolutamente impopolare e ha scelto una strada che non comportasse la delegittimazione di un suo consigliere.
Dubito che senza la mobilitazione di questi giorni le cose sarebbero andate alla stessa maniera. Ringrazio tutte le associazioni ambientaliste e i cittadini che si sono mobilitati per fermare una proposta sciagurata, in particolar modo Animal Amnesty e Avaaz per aver fatto propria la battaglia attivando la petizione on line che ha raccolto un numero di adesioni eccezionale. La quantità di firme raccolte in pochi giorni dimostra che fortunatamente tra i cittadini la sensibilità ambientale e’ assai diffusa e che la politica deve farci i conti. La ritirata del centrodestra e’ una vittoria del buonsenso.

Acquisiti dalla guardia di finanza documenti ricostruzione Curia

 

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”Questa mattina militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza si sono presentati nella Curia Arcivescovile dell’Aquila per chiedere l’esibizione e la messa a disposizione di copia degli atti legati alla ricostruzione degli edifici appartenenti alla diocesi.

Non è stata eseguita alcuna perquisizione ed è stata offerta la massima collaborazione da parte dei responsabili degli Uffici competenti”.

nota emessa dalla Curia aquilana.

 

Su rai 2 va in onda il martirio dei migranti

 

 

 

 

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fotogramma tratto dal servizio del tg2

 

 

Video shck del Tg2: immigrati disinfettati come nei lager

 

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Si vedono decine di migranti in fila nudi, costretti a spogliarsi di fronte a tutti in mezzo al cortile del centro di accoglienza di Lampedusa per poi essere spruzzati con un disinfettante con una pompa.

E’ il contenuto di un filmato shock girato solo due giorni fa con un telefonino, che il Tg2 ha mandato in onda in esclusiva ieri sera nel’edizione delle 20.30.

“Siamo trattati come animali”, commenta un ragazzo siriano, autore del filmato intervistato dal Tg2, “uomini e donne subiscono lo stesso trattamento, la stessa umiliazione ogni tre, quattro giorni, per curare la scabbia, una malattia che molti di noi hanno preso proprio all’interno del centro”.

“Quelle immagini dei profughi, denudati, in mezzo al cortile, all’aperto, disinfettati con una pompa sono agghiaccianti, semplicemente agghiaccianti. Una pratica che ricorda i campi di concentramento di Auschwitz. E’ come se non si avesse rispetto per la dignità umana“. Lo ha detto all’Adnkronos il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, commentando il filmato choc.

 

Potrebbe interessarti: http://www.today.it/rassegna/video-lampedusa-tg-2.html
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Lorenzo Del Pinto vince il pallone d’oro abruzzese

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E’ il talentuoso centrocampista aquilano Lorenzo Del Pinto ad aggiudicarsi il pallone d’oro degli abruzzesi. Il premio organizzato da il quotidiano “il Centro” ha visto primeggiare il bravo calciatore dell’Aquila calcio nel sondaggio on line con un totale di 11.000 voti.  Decisivo il contributo della tifoseria aquilana che ha inteso in questo modo premiare la qualità delle prestazioni di Del Pinto e la maglia sempre sudata. Il premio porta un pò di serenità nell’ambiente aquilano alla vigilia della difficile trasferta di Catanzaro.

I Né Né Né

 

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di Maria R. Calderoni

Poveri piccoli Neet. È, al solito, un bruttissimo acronimo inglese che sta per “Not engaged in Education, in Employment or Training” e che tradotto sta per “Non a scuola, non al lavoro, non a corsi di formazione professionale”. Cioė NéNèNé, un bel Niente. E cioè, chi sono costoro, fannulloni nati, perdigiorno impenitenti, scrocconi a vita, o peggio ancora vituperati bamboccioni? Macché, tranquillizzatevi. Sono solo quei giovani tipicamente italiani che l’Istat ha testé elencato (dati dell’ultimo trimestre 2013) nel gruppetto di coloro – tra i 15 e i 35 anni – che sono «costretti» a spassarsela senza arte né parte. Che sono «costretti» da misteriose forze maggiori a non lavorare, a non studiare, a non prepararsi ad alcunché, insomma lasciati fuori, out (acronimo inglese?). Fuori, cioè tradotto significa esclusi, senza possibilità o opportunità, lasciati lì, non contemplati né dal fiscal compact nè dalla spending rewieu né dalla legge di stabilità, né dai dieci o venticinque punti dell’ultimo Letta programma. Insomma zero.

Un gruppetto insignificante, dopo tutto, appena 4 milioni o giù di lì di under 35. (sempre dati Istat), aumentati – che volete che sia – di 300 mila rispetto al 2012 e dei quali, ovviamente, 2 milioni secchi giacciono al Sud. Inoltre, cifre per cifre, si deve pur aggiungere che questo italico esercito di forzati nullafacenti è il più robusto d’Europa – il 27,4% contro il 17,5 dell’area Ue – orgogliosamente piazzato soltanto dietro una Grecia e una Bulgaria. In pratica con un giovane italiano su quattro che vi si trova arruolato senza se e senza ma. Marmittoni e bamboccioni coscritti. Quattro milioni di neet e solo poco più di un milione e mezzo a bassa scolarità (fino alla licenza media); e gli altri che sono (inutilmente) dottori o giù di lì: un milione e ottocentomila con tanto di diploma di maturità e 437.000 con tanto di laurea e persino con tanto di titolo post laurea.

Neet. Avere magari anche 35 anni e dover continuare a restare lì. Imprigionati. Intoccabili. Immobili. Precari. Non futuribili. Fuori…