ACERBO (PRC): CENTINAIA DI LICENZIAMENTI EX-LSU SCUOLA IN ABRUZZO

ACER

 

 

 

 

 

 
In queste ore centinaia di lavoratori e lavoratrici ex-lsu in tutto l’Abruzzo stanno ricevendo lettere di licenziamento da parte delle imprese che hanno gestito finora il servizio di pulizia esternalizzato delle scuole.
Soltanto a Pescara i lavoratori della Bioclean due srl che hanno già ricevuto la comunicazione della risoluzione del rapporto sono più di 40.
In tutto l’Abruzzo parliamo di circa 800 persone occupate nei servizi di pulizia degli istituti scolastici che saranno gettati nella disperazione dalle scelte disumane dei governi di centrodestra e centrosinistra.
Le imprese licenziano perché l’ormai prossimo 28 febbraio cessano i loro affidamenti e dovrebbero subentrare i vincitori delle nuove gare che hanno previsto un risparmio sui costi attuali del servizio di circa il 50%.
E’ una vergogna che parlamento e governo abbiano deciso di far cassa sulla pelle dei lavoratori più sottopagati.
Il cosiddetto “decreto del fare” stabilì di ridurre drasticamente le risorse per il rinnovo dell’affidamento del servizio e la gara Consip ha comportato ulteriori forti ribassi senza che fossero previste tutele occupazionali e salariali né per la qualità dei servizi erogati.
E’ vergognoso che parlamento e governo abbiano deciso di scaricare sui lavoratori più sottopagati le conseguenze di una spending review che non elimina i veri sprechi.
Infatti l’emergenza attuale, come denunciamo da anni, è figlia della falsa stabilizzazione degli LSU che si è tradotta nell’erogazione di una montagna di incentivi a consorzi che neanche avevano partecipato a gare è costata in 12 anni più di 1,5 mld. di euro. L’assunzione diretta degli allora lsu sarebbe costata molto meno e avrebbe liberato migliaia di lavoratori e lavoratrici da una condizione di incertezza e bassi salari (parliamo di persone che mediamente arrivano al massimo a 800 euro mensili).
Gli 800 ex-lsu abruzzesi sono parte di complessivi 24.000 lavoratori del settore che in tutta Italia stanno subendo il medesimo trattamento.
Se governo e parlamento non hanno almeno la decenza di reperire risorse aggiuntive e/o di prorogare gli affidamenti in essere si prefigura un dramma sociale.
I lavoratori licenziati saranno chiamati dai vincitori delle gare Consip per nuovi contratti con riduzione del 50% degli orari già part-time, per poche ore settimanali e retribuzioni complessive che al massimo potranno arrivare a 300-400 euro per i soli mesi dell’anno scolastico e senza ammortizzatori.
Proprio nell’ultima seduta del Consiglio regionale era stata approvata all’unanimità una mia risoluzione (http://www2.consiglio.regione.abruzzo.it/affassweb/IX_Legislatura/verbali/2014/verb%20177_02.asp) in cui si impegnavano Presidente e Giunta a convocare un tavolo con tutti i soggetti istituzionali su questa emergenza. Dopo una settimana la Regione non ha ancora concocato la riunione ma in compenso sono arrivate le lettere di licenziamento.
Ricordo che si rischia non solo l’ennesima catastrofe sociale ma anche l’impossibilità di garantire adeguato decoro, pulizia e igiene delle nostre scuole. Un’emergenza sanitaria che potrebbe portare alla chiusura delle scuole.

Rifondazione Comunista sosterrà tutte le iniziative di lotta degli ex-lsu e delle organizzazioni sindacali.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC-Sinistra Europea

Riflessione del Duca Gagliardo della Forcoletta:Kant

Macrino_d’Alba,_Autoritratto;_Tempera_su_tavola;_Torino,_Museo_Civico_d’Arte_Antica













Il 12 febbraio del 1804 Moriva Immanuel Kant.Per molti la sua morte ha
coinciso con la fine della filosofia. Più tardi il Moro disse che il
compito dei filosofi non era più quello della riflessione ma che era
venuto il momento di cambiarlo. Una nuova filosofia si affacciava
sulla scena della storia. Il Comunismo che è " l'Umanismo integrale,
come lo concepì Carlo Marx, che trionfa di tutti gli schemi astratti e
giacobini dell'utopia liberale" Antonio Gramsci (Maggio 1919 Einaudi o
dell'Utopia Liberale-L'Ordine Nuovo

14 febbraio 2014 IL DUCA GAGLIARDO DELLA FORCOLETTA

CGIL DI INIZIO SECOLO

fuori-dal-tunnel












Un uomo solo al comando? Non può essere! Oggi 14 febbraio è
l'anniversario della morte di Marco Pantani.
In CGIL c'è solo un Capobanda.
E' solo un capobanda ma sembra un faraone
E' solo un capobanda ma sembra un faraone
Ha gli occhi dello schiavo e lo sguardo del padrone.
Si atteggia a Mitterand ma è peggio di Nerone.
Ma prima del Carnevale(Congresso) faremo un buco nello stivale
Ci squaglieremo nel gran finale con l'Uomo(donna?) Ragno
Buona Notte Sindacato

15 febbraio 2014 IL DUCA GAGLIARDO DELLA FORCOLETTA

LORO GIOCANO AL “PRESIDENTE” E IL NOSTRO PARCO AGONIZZA!!

lupo (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciò che sta avvenendo intorno alla nomina del Presidente dell’Ente Parco Abruzzo Lazio e Molise è per molti versi sconcertante.
Questa affannosa rincorsa alla POLTRONA DEL PRESIDENTE offende i cittadini del Parco e non risolve i problemi del Parco, anzi li acuisce giorno dopo giorno!

Nonostante l’iter della nomina sia stato quasi concluso (proposta di nomina del Ministro dell’Ambiente, parere favorevole delle Regioni interessate, parere favorevole della Commissione Ambiente del Senato, discussione e parere sospeso della Commissione Ambiente della Camera ), ancora oggi non si riesce a scrivere la parola fine a questa vicenda che sta danneggiando seriamente il nostro Parco privandolo, di fatto, degli organismi di gestione democratica previsti dalla legge vigente.
Nessuno parla di programmi e di progetti del territorio del Parco, nessuno pensa al Parco del futuro.. tutti guardano alla tanto agognata POLTRONA DEL PRESIDENTE!

E intanto i rappresentanti delle comunità locali, che tanto amore stanno profondendo in questi giorni verso il Parco, ieri non sono riusciti a celebrare l’Assemblea della Comunità del Parco per… mancanza del numero legale.
E’ semplicemente scandaloso!
E’ un comportamento deprecabile e irresponsabile, frutto di beghe politiche, che nuoce gravemente all’immagine e alla funzionalità della Comunità del Parco e del Parco stesso.
E’ giunta l’ora di chiudere rapidamente questa vicenda, di nominare ufficialmente il nuovo Presidente e di ridare al Parco, nella pienezza dei suoi poteri, il governo democratico che da troppo tempo ormai aspetta!!

Pescasseroli 13 febbraio 2014

FRANCESCO MAROLA
SEGRETARIO FEDERAZIONE DELL’AQUILA PRC

SILVANO DI PIRRO
Responsabile Ambiente PRC
Federazione di L’Aquila

Mettere in sicurezza la curva pericolosa tra Barisciano e Poggio Picenze

killer

 

 

 

 

 

 

 

A supporto delle proteste e delle soluzioni rappresentate dal segretario di Rifondazione Comunista dell’Aquila, Goffredo Juchich e da tanti altri cittadini preoccupati della pericolosità della curva posta al termine del lungo rettilineo che da Barisciano porta a Poggio Picenze, comunichiamo che abbiamo appena interessato per le vie brevi il Presidente della Provincia Antonio Del Corvo affinché si attivi presso l’ANAS per la convocazione di un tavolo tecnico, al fine di esaminare la problematica esposta e studiare soluzioni che consentano di mettere in sicurezza il tratto stradale di competenza.
Auspichiamo in tal modo di poter indirizzare i timori e le aspettative della gente esasperata, nell’esclusivo interesse di trovare soluzioni di buon senso come quelle più volte suggerite negli interventi sulla stampa: addolcire il dosso stradale che costeggia il tratto di carreggiata in modo da migliorarne la visibilità, allargamento della stessa, miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Si intervenga senza indugio, con misure urgenti ed immediate sotto l’aspetto particolare. Con riferimento all’aspetto generale possiamo dire sin da ora che la Strada SS. 17 la più importante d’Abruzzo, che collega le due città più importanti d’Abruzzo, le aree vaste della montagna e del mare,
diventerà il tema principale e prioritario del prossimo programma regionale delle infrastrutture nel Nuovo corso amministrativo. Per questo sempre ci batteremo.

I Consiglieri Provinciali
Fabrizio D’Alessandro
Pierpaolo Pietrucci

Riflessioni di Alfonso De Amicis

idea














Di Alfonso De Amicis

Le dimissioni di Cialente sembrano svanire nella nebbia di questo
frabbraio aquilano.
In un momento di massima espressività, quasi sentendosi Gesù nel
tempio, il sindaco disse; "Io mi sono speso soprattutto per gli
ultimi" Pronunciò queste Sante parole nel mentre si accingeva a
raccogliere le sue carte, il giorno dopo le annunnciate dimissioni.
San Massimo disse che gli ultimi saranno i primi. Passarono pochi
giorni ritirò le dimissioni. Finalmente sussurrai tra me e il
sottoscritto.Sarà forse la volta buona che gli ultimi diventeranno i
primi. Nutrii dentro il mio cuore la certezza che oltre il giusto
impegno per il Centro della Città anche le frazioni si
avviassero(magari pian pianino) verso una giusta ricostruzione. Manco
a parlarne. San Massimo si perse nelle strade dell'Aeroporto(Sic) di
Preturo. Anche qui nella terra di Amiternum se non interviene il
Pubblico il privato non decolla. Robba da Tarramutu. Modernità Liquida

Un successo l’incontro di Anpi e ANPPIA:” “Il nazi-fascismo, la guerra imperialista italiana sul confine orientale, le foibe: conoscere la storia per capire la realtà”

partigiane

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Celebrata la Giornata del Ricordo

Alla presenza di decine di propri iscritti è stata celebrata da ANPI e ANPPIA la “Giornata del ricordo” evento istituito nel 2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

L’incontro dal titolo: “Il nazi-fascismo, la guerra imperialista italiana sul confine orientale, le foibe: conoscere la storia per capire la realtà”ha avuto lo scopo di inquadrare la tragedia delle Foibe nel suo contesto storico: l’irredentismo, il primo conflitto mondiale, il nazi-fascismo, la seconda guerra, la feroce occupazione militare italiana ai danni del popolo slavo e infine gli episodi di giustizia sommaria delle foibe che accompagnarono la nascita della Jugoslavia comunista.

In questo modo, senza reticenze e sottovalutazioni, questo dramma è stato sottratto alle strumentalizzazioni di parte.

Infatti (nonostante l’inutile e provocatorio tentativo di disturbo da parte di un gruppetto di persone di destra) l’incontro ha offerto ai partecipanti una riflessione appassionata e rigorosa basata sul documento della Commissione storico-culturale istituita da Italia e Slovenia nel 1993 e sulle immagini video di Fascist Legacy (“L’eredità del fascismo”) un documentario sui crimini di guerracommessi dagli italiani durante la seconda guerra mondiale, realizzato nel 1989 dalla BBC (regia di Ken Kirby) con interviste agli storici Claudio Pavone, Giorgio Rochat e Giovanni De Luna.

In vista del prossimo 25 aprile e poi del 13 giugno, 70° anniversario della Liberazione dell’Aquila, proseguirà il nostro impegno a ricordare la storia per costruire una società sempre più libera, democratica e giusta.

L’Aquila, 12 febbraio 2014

ANPI L’Aquila                                                     ANPPIA L’AQUILA

Acerbo: PER PAGANO IL TAGLIO DEL SUO STIPENDIO NON E’ MISURA URGENTE E INDIFFERIBILE

In-fuga-dall-Euro.-O-No

 

 

 

 

 

La maggioranza, pur di non votare sui miei sub-emendamenti per il taglio delle retribuzioni di presidenti, assessori econsiglieri, sacrifica persino i cacciatori.

Con l’approvazione degli emendamenti di Venturoni non solo sono automaticamente decaduti quelli proposti da Rifondazione ma è stato cancellato l’intero progetto di legge proposto dall’assessore Febbo di semplificazione della normativa per l’esercizio dell’attività venatoria.

Praticamente i cacciatori continueranno a fare la spola tra gli undici atc e le province per l’iscrizione relativa alla nuova stagione venatoria e queste pratiche continueranno a pesare inutilmente sui costi di gestione di atc , province e della stessa Regione.

Il Presidente Pagano ha tenuto a precisare che comunque non avrebbe posto i miei sub-emendamenti perché non ritiene che il taglio delle retribuzioni degli eletti regionali abbia un carattere urgente e indifferibile.

Sono sicuro che la stragrande maggioranza degli abruzzesi non la pensa come lui!

Quella di Pagano mi sembra una scusa poco seria. Difficilmente il governo nazionale impugnerebbe un provvedimento così popolare come il taglio drastico delle retribuzioni degli eletti di una Regione!

Tornerò alla carica fino all’ultima seduta del Consiglio.

Essendo delle persone responsabili abbiamo accettato di garantire il numero legale a una maggioranza assenteista per l’approvazione di una norma volta a salvaguardare i giovani medici che lavorano all’Agenzia Sanitaria. E’ stato approvato anche un mio emendamento che storna risorse dal fondo dei dirigenti regionali a quello dei dipendenti.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC – Sinistra Europea

Acerbo:Consiglio regionale approva risoluzione per ex-lsu della scuola Entro una settimana si convocherà un tavolo

ACER

 

 

 

 

 

Questa mattina lavoratrici e lavoratori ex-lsu di tutto l’Abruzzo hanno manifestato a Pescara per segnalare l’emergenza determinata da tagli del governo nelle gare al ribasso per l’affidamento del servizio di pulizia delle scuole ai privati. In apertura del Consiglio Regionale, dopo un incontro con le organizzazioni sindacali, è stata approvata la risoluzione proposta da Maurizio Acerbo e Marinella Sclocco, a cui hanno aderito il Presidente Pagano, il Presidente Chiodi e l’assessore Paolo Gatti.

In Abruzzo sono impegnate circa 800 persone, tra “ex lsu” e “appalti storici”, negli appalti di pulizia e sorveglianza delle scuole. Questi lavoratori e lavoratrici hanno già subito una riduzione del salario, assorbito in parte dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, a seguito dei continui tagli delle risorse finanziarie stanziati dal MIUR nell’ultimo decennio. Con il “Decreto del Fare” governo e parlamento hanno ulteriormente ridotto le risorse a disposizione e quelle stanziate dal MIUR, e recepite dalla gara Consip, a partire dal prossimo 1 Marzo 2014 saranno assolutamente insufficienti per la Regione Abruzzo, con un taglio di risorse corrispondente a circa il 50%.
Questa “spending review” contro i lavoratori più poveri e precari si tradurrà nella perdita del posto di lavoro o in una fortissima riduzione di salari già bassissimi.

E’ concreto il pericolo che la scuola pubblica abruzzese precipiti nel degrado e non vengano garantiti i servizi minimi di igiene, sicurezza e sorveglianza come già evidenziatosi nell’emergenza determinatasi nella Regione Veneto. La cosa assurda è che nel 2012 il MIUR ha speso tra finanziamento appalti e cassa integrazione 320 milioni di euro, ma se assumesse gli ex-LSU come personale ATA, spenderebbe invece 260 milioni, risparmiando 60 milioni.
Con la risoluzione il Consiglio ha impegnato presidente e Giunta “a sollecitare parlamento e Governo affinché diano concreto riscontro ai contenuti della Legge di stabilità del 2013, stanziando risorse adeguate per garantire occupazione e reddito ai circa 800 lavoratori abruzzesi impegnati negli appalti di pulizia e sorveglianza delle scuole,
procedano all’approvazione delle proposte di legge che prevedono l’assunzione diretta da parte del MIUR, accompagnata dai prepensionamenti per chi è vicino alla pensione, che consente di conciliare le esigenze di risparmio con il pieno mantenimento dei livelli occupazionali e salariali, e di migliorare i servizi, in ogni caso, a reperire le risorse finanziarie utili a garantire la continuità occupazionale e reddituale a tutti i citati lavoratori a partire dal prossimo 1 Marzo 2014”.

Per stimolare il Parlamento a trovare una soluzione definitiva anche sul piano normativo la risoluzione impegna il Consiglio ad approvare ad approvare una proposta di legge di iniziativa regionale per la stabilizzazione ai sensi dell’art.121 della Costituzione.

Con i sindacati si e’ convenuto, e aggiunto al testo della risoluzione, che entro pochi giorni la Giunta convocherà un tavolo con direttore regionale scolastico, prefetti, parlamentari abruzzesi e sindacati.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC-Sinistra Europea

Coalizione a riperdere

rossa










L'Aquila, 11 febbraio 2014 Per ROSS@ Alfonso De Amicis

Nell'eurozona la Grecia vive sull'orlo di "una catastrofe umanitaria";
La Spagna ha tre milioni di persone che sopravvivono con redditi
mensili in feriori a 307 euro, le cifre ufficiali del Portogallo
collocano il 18% della popolazione sotto la soglia della povertà, e in
paesi fondatori del progetto europeoo come l'Italia il numero dei
poveri si è duplicato tra il 2007 e il 2012.
La situazione va oltre i cosiddetti PIIGS. In Germania quasi otto
milioni di persone tirano a campare con 450 euro mensili di salario."
In Grecia, Irlanda, Italia Portogallo, Spagna si è assistito a una
crescita dei livelli di disuguaglianza paragonabili al 16% di aumento
in Bolivia nei sei anni che seguirono il programma di aggiustamento
degli anni '90. In questi paesi europei il 10% più ricco guadagna di
più o il 10% più povero guadagna di meno o entrambe le cose".
L'impatto non è solo sociale o umanitario: è in gioco il modello
stesso Il Modello sociale europeo dal dopoguerra. Se non cambiano
queste politiche, l'Europa avrà bisogno di 25 anni per recuperare il
livello di vita di cui godeva prima della crisi. E' in corso lo
smantellamento del paradigma sociale del dopoguerra. Oggi la
disuguaglianza nella nostra Europa è uguale se non di più a quella
degli Stati Uniti.Questo è il frutto dei patti di stabilità, del
fiscal compact. Su questi paradigmi è stata creata la moneta unica. E'
stata fondata perché essa divenisse il fondamento di politiche
monetarie intraeuropee e imperialiste. L'Europa a conduzione tedesca
solo con questo retroterra spaziale avrebbe potuto condurre una lotta
al dollaro americano e allo yen giapponese. Solo attraverso questo
strumento avrebbe potuto intraprendere una guerra commerciale contro
il neopotere globale cinese." L'Unione europea non ha alcun margine di
riformabilità, proprio perché il processo in atto della costruzione di
un nuovo polo imperialista, concorrente a quello statunitense, e
basato non più sull'integrazione delle masse nelle proprie istituzioni
attraverso la mediazione politica, ma sull'esclusione e il controllo
di quote di popolazione sempre più maggioritarie. Non è presente cioè
una guerra per accaparrarsi l'adesione popolare, come avvenuto per
larga parte del novecento: non sono presenti forze politiche
contrapposte che si giocano la propria legittimità sul terreno del
consenso, ma tutte le forze politiche riconosciute concorrono a
promuovere l'eslusione di parte della popolazione dal consesso
legittimato a prendere le decisioni. Economicamente, questa parte di
popolazione esclusa è esattamente quella da cui il capitale estrae le
principali quote di profitto. Emergono dunque alcune considerazioni
conseguenti. L'Unione Europea non si riforma ma si combatte senza
mediazioni"(da Militant blog) Come già avvenne nella I° grande guerra
e con la II° Internazionale dove i partiti socialisti si misero a
servizio del grande capitale paneuropeo e del grande massacro
proletario, altrettanto oggi le socialdemocrazie sono al servizio
delle politiche espansioniste e austere di stampo mercatiste imposte
dalla Troika. Una riflessione più attenta ci dice che oggi il destino
della democrazia è inquietante. Lo è nella patria di Platone lo è
altrettanto nella patria di Macchievelli e Gramsci. La struttura che
oggi governa l'Europa non è solo antidemocratica ma non può nemmeno
considerarsi politica. Larga parte dei movimenti e delle masse pare
aver preso in considerazione un simile fatto. Non esiste offerta
democratica. "I continui fallimenti(del percoso elettorale)
evidenziano soprattutto una cosa: non è la bontà o meno di questa o
quella lista ad essere determinante, ma il costante distacco delle
masse dal momento elettorale, visto come legittimazione di un quadro
politico ormai sempre più altro e opposto ai bisogni delle stesse.
Continuare a a candidarsi non sposta l'atteggiamento di questa
popolazione, ma al contrario identifica in questa uguaglianza di fatto
esistente tra mondo della politica ufficiale e quella parte dei
movimenti che ancora insistono a legittimare quel mondo.. Perchè in
maniera a-politica e inconscia, probabilmente, assolutamente
inconsapevole, quella parte di popolazione sempre più astensionista
una cosa la sta percependo: non c'è alcuno spazio per la mediazione, e
dunque per il riformismo. L'attuale sistema, cioè, non può essere
riformato sotto la spinta dei movimenti antagonisti attraverso il
momento elettorale." Almeno in questa delicata fase storica di
rivolgomento reazionario. Questo al di là della sincerità e della
bontà di Tzipras e di alcuni suoi appartenenti alla lista in
costruzione. Così come non può ritenersi Tzipras responsabile della
sventura che ha colpito gran parte dell'Europa.
Walter Benjamin scrisse una volta che nulla è così "anarchico" come
l'ordine borghese. Nello stesso senso Pasolini nel suo ultimo film fa
dire a uno dei quattro padroni di Salò che si rivolge agli schiavi:
"la vera anarchia è l'anarchia del potere". Le vicende di queste ore
chiariscono ancora una volta come il comando governamentale della
Trojka ha la necessità di una definizione all'altezza storica del
momento, così come è necessario attrezzarsi per lo scontro del
momento. Uno scontro che ha due piani, uno sociale, economico,
politico, l'altro attiene alla reinventazione della democrazia. Questo
sistema parlamentare e istituzionale è decotto quello che ne rimane è
al servizio delle oligarchie europee.