L’attualità dell’esempio del Che a 47 anni dalla scomparsa

cuba scuola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ernesto Guevara, argentino, medico, scrittore, guerrigliero, el Che, come era stato affettuosamente soprannominato dal popolo cubano mentre era alla guida di un gruppo di rivoluzionari presenti in quel paese oppresso da una durissima dittatura militare, maturò le proprie convinzioni politiche negli anni del secolo scorso più duri per il continente latino americano dove a condizioni di povertà oggettive delle popolazioni si sommava lo sfruttamento neocoloniale degli Stati Uniti d’America e delle sue Corporation con il sostanziale beneplacito dei governi di quei paesi, spesso semplici organi di repressione, che vendevano popolo e materie prime in cambio del sostegno Usa per conservare il proprio potere.

Nel 1955 l’amicizia con Fidel Castro e l’adesione al movimento 26 Luglio fecero del dottor Ernesto Guevara un guerrigliero e un politico, la sua partecipazione alla Rivoluzione cubana risultò decisiva per la conquista del potere e la cacciata del dittatore Batista dall’isola. Segui un periodo in cui il ‘Che’ si dedicò a consolidare le conquiste sociali della Rivoluzione.

Fu dirigente di primo piano e ministro fino al 1965 quando scelse di tornare a lottare in prima persona per la libertà dei popoli e per perseguire il suo progetto di emancipazione.  Lo fece prima in Congo dilaniato da una guerra civile, poi in Bolivia dove trovò la morte per mano dei militari e della Cia.

Oggi l’attualità dell’esempio di Ernesto Guevara appare evidente nel continente sudamericano dove il suo pensiero di un’america latina indipendente e solidale sembra realizzarsi dopo oltre quarant’anni con diversi governi socialisti e bolivariani che riscattano popoli e nazioni dopo secoli di colonialismo e  imperialismo. Ma anche ii europa costretta a condotte antisociali da banche e classi dirigenti deboli e corrotte, specie in Italia, dove assistiamo quasi inermi allo smantellamento di ogni tutela e diritto delle classi lavoratrici in nome dell’austerità imposta dai poteri finanziari, l’idea e il coraggio di quest’uomo, spinto alla lotta e al martirio per i più deboli, rappresenta un contrasto di valori e una storia da sottolineare e di cui, seppur indegnamente, andare orgogliosi.

El Che Vive!

 

Goffredo Juchich 

Segretario Comunale Prc L’Aquila