Lo Stato ci ha abbandonato

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Lo Stato ci ha abbandonato è il titolone de IL CENTRO del 19.2.2014.
Dove è la novità? Infatti non c'è.Che L'Aquila non fosse una priorità
lo si capì sin dal 2009. Fu solo palcoscenico. Lo ricorda spesso il
professor Colapietra, lo ha perfettamente raccontato nello stile di
Michael Moore, Sabina Guzzanti in Draquila. La nostra classe politica
è l'espressione più netta, più rispondente, più veritiera di noi
stessi. Mediocre e servile di poteri più forti, apparentemente
nebulosi, tuttavia capaci di imporre politiche devastanti per
territori, per uomini e donne che dimorano nelle parti più sperdure di
quella che fù L'Italia. Ormai tutto viene deciso in quel di Bruxelles.
La miopia e la sudditanza delle forze politiche e sociali di questo
paese è leggibile giorno per giorno. Solo ciechi e fideisti non vedono
e non sentono altre ragioni. Qualche mese fa il 1 novembre 2013 la
pagina regionale del Centro nello spazio giusto riportava una mia
riflessione circa gli spasmi del PD in chiave di politiche locali.
Vale per il PD ma può valere per qualsiasi agglomerato politico.
"...La vicenda dell'Aquila potrebbe essere il primo campanello
d'allarme. Non l'ammazzeranno i giovanilismi drgli sgomitanti leader,
non la fine di ogni stracciato tricolore..non lo annullerà il
berlusconismo di ritorno..Il PD morirà di spasmi atroci a colpi di
leghismo interno, di quelli che ormai disperati non riescono più ad
intercettare un ero nemmeno quando i propri amici stanno al governo."
E poi "Verrebbe da chiedere ai piddini dell'Aquila: perché il nostro
terremoto dovrebbe essere più importante del disastro della sanità,
del paradosso dell'istruzione che stà negando il diritto allo studio a
centinaia di ragazzi. della disoccupazione...ecc. ecc." Perché avete
avede detto si al fiscal compact? L'avete messo insieme alle altre
forze politiche in Costituzione! Sbaglio?Ma il terremoto all'epoca già
c'era stato.A cosa pensavano e pensano oggi. Caro Giustino e Caro
Roberto il fiscal compact che entrerà a regime il prossimo anno
obbligherà la patria di Dante, Machiavelli, Leopardi, Manzoni,
Pasolini, Pavese, Giordano Bruno a dover fare leggi di stabilità(sic)
di 40 miliardi l'anno. Ecco! Un bel grattacapo dove li troviamo i
soldi? Per L'Aquila ci sarà futuro? Io penso che anche i giornalisti,
la stampa i media hanno le loro responsabilità, le loro COLPE. Non
raccontano tutta la verità. Spesso viene omessa o narrata a mezza
bocca. Quando ci accorgeremo che, ormai, le decisioni vengono prese
dal Sovra-Stato Europeo e che ormai le attività proprie di questa
nazione sono evaporate o risultano desuete sarà ormai troppo tardi.
Forse mai nessuno fù profeta in patria.

Tempera, 19 febbraio 2014                  Alfonso De Amicis