Maggioranze e minoranze, riforme e rivoluzioni, parole arcaiche e vuote di senso, se il senso deve essere quello tradizionale registrato dai libri e definito negli atti dei congressi. Non esistono maggioranze e minoranze: esiste il caos sociale. non esiste più possibilità di riforme; dove non c'è nulla, anche il re perde i suoi diritti, immaginate il riformista! Il riformismo è un lusso dei tempi di abbondanza, è prodigalità di Epulsone verso Lazzaro affamato.... Esiste un'organizzazione logorata e arruginita: il complesso degli istituti degli istituti economici, politici e morali, generati dalla struttura economica della proprietà privata capitalistica, lo Stato nazionale parlamentare. Essa non riesce più a contare i suoi aderente, che la disertano, che evadono interroriti o nauseati dal suo dominio. La maggioranza della borghesia è un mito sguaiato... La finzione giuridica del contratto statutario di convivenza pacifica fra le classi e i ceti in concorrenza legale per la conquista dello Stato è irremediabilmente caduta." Antonio Gramsci "L'ORDINE NUOVO" Postato per voi affinché ne facciate buon pro' IL DUCA GAGLIARDO DELLA FORCOLETTA