Di Alessandro Mellone
L’Aquila esce sconfitta dallo stadio “San Francesco di Assisi” in quel di Nocera Inferiore. Quarta sconfitta per i rossoblù aquilani in campionato, seconda di fila, dopo la battuta d’arresto subita nel gelo notturno del Fattori contro il Gubbio dell’ex Falconieri.
Precisando che non si può che essere estremamente soddisfatti di quanto ha fatto finora la truppa di Pagliari, una matricola partita col solo scopo di far bene e provare se possibile a centrare i play-off in un girone senza retrocessioni sì, ma estremamente difficile e pieno zeppo di squadre con ‘piazza’ e blasone da serie B se non da Serie A, è il caso, in questo momento del campionato, di fare il punto della situazione.
La rosa ha dimostrato la sua validità, ma ha denotato forse qualche carenza nel soddisfare appieno le esigenze del Mister e del modulo scelto, il 4-3-3.
Un modulo che in questo scorcio di stagione ha dato spesso soddisfazione come risultati e qualità di gioco, ma che, appunto, forse manca di qualche interprete per poter essere sfruttato al meglio in ogni situazione e contro ogni avversario.
In effetti a questa squadra è sembrato mancare un centravanti adatto e qualche alternativa sugli esterni. De Sousa, che ha iniziato benissimo la stagione, ora sta faticando e necessita di un’alternativa valida per poter “rifiatare”, mentre Infantino, che sta trovando poco spazio con Mister Pagliari, non sembra avere le caratteristiche richieste da questo tipo di gioco.
Per quanto riguarda gli esterni Triarico, usato spesso dal Mister come alternativa, non sempre ha convinto.
Ora, a poche settimane dalla riapertura del calciomercato, c’è da capire quali siano le intenzioni societarie: “accontentarsi” di giocare per entrare nei play-off o fare qualche sforzo economico per provare a colmare le poche lacune palesate e giocarsela con le primissime fino all’ultimo.
Inoltre va sistemata al meglio qualche piccola ‘tegola’ interna, perché dopo le dichiarazione in settimana del Mister sulla ‘vicenda Infantino’ è inutile nascondersi, qualche problemino c’è stato e bisognerà metterci riparo il prima possibile, per evitare di trovarsi in uno spiacevole deja vu.
Gli allenatori sono pagati per scegliere chi mandare in campo, i calciatori per farsi trovare pronti e mettersi a disposizione degli stessi al 100%, non per discuterne le scelte.
Quale siano le future decisioni societarie ai tifosi rossoblu non resta che continuare a fare ciò che stanno facendo alla grande guidati al solito dagli encomiabili R.b.e.78 e dagli altri gruppi dalla Curva Sud, il vero cuore palpitante del tifo aquilano: essere entusiasti e sostenere fino in fondo società e squadra, senza alcuna pressione. In fondo fino a qualche anno, ma anche mese, fa, chi avrebbe avuto tale dubbio: “proviamo a giocarci la B diretta o ‘solo’ ad entrare nei play-off, poi quello che viene viene..??”.
Avanti L’Aquila! Avanti Curva Sud!