L’Aquila fuori dal tunnel?Condizioni mentali di inizio secolo

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Per ROSS@ L'Aquila Alfonso De Amicis

Infine invece di acquisire una rinnovata forza, una capacità di
critica, di ragionamento, le nuove forze sociali e culturali mostrano
tutte le proprie debolezze di fronte alla propaganda del partito
Democratico. Le "prodezze" di questo partito sta contaminando la
società italiana. Ci ripetono continuamente che la crisi sta finendo,
si vede la luce in fondo al tunnel per poi posticipare all'infinito le
soluzioni o la soluzione per l'uscita da una crisi sitemica del
turbucapitalismo mercantilistico. Oggi forse non più turmo ma
"aspirato". Così in città la montagna partorisce topolini. Dopo le
prodezze occupative dell'aeroporto di Preturo oggi il partito di Renzi
ripropone un rinnovato patto industriale presso il vecchio
insediamento ex Italtel: La ditta Phoenix dovrebbe(condizionale)
impiegare qualche centinaio di operai ma i tempi sono lunghi. Lunghi
quanto? Con quale tipo di contratto verranno assunti i fortunati? Sarà
un'assunzione tramite collocamento pubblico o si passerà al setaccio
della manodopera a buon mercato del collocamento privato? Aspetteremo
le regole del nuovo mercato del lavoro del duo Renzi-Ichino? Nella
città della doppia crisi servirebbe una cura pubblica che il
Keyenesismo del dopo guerra dovrebbe impallidire. Dovremmo dire basta
con giovani senza lavoro o con lavoro precario. Altrimenti la fuga
sarà perenne.