Possiamo ben dire che la giuridicità degli usi civici hanno rappresentato nei tempi antichi una forma di "socialismo primitivo". Una possibilità per poveri e poverissimi di avere, di attingere ad una risorsa fondamentale per il sostentamento della propria famiglia. Il riordino posto nel 1927 durante il fascismo, più che un tentativo di razionalizzazione rappresentò il primo passo per una sorta di abolizione dell'universalita delle terre demaniali. Oggi l'Amministrazione separata di Tempera in nome dell'oggettività della legge "pretende" il reintegro di parte di questi fondi. In nome di cosa? Presunte cooperative di giovani si affaccerebbero su un orizzonte di un lavoro incerto per il futuro. Soldi da richiedere all'Europa per far cosa? Tutto naturalmente in nome della, sempre oggettività della suprema Lex. Divina. "...Che io non darei da amministrare furché alla Giustizia la quale la governasse con leggi preordinate, immutabili e di inesorabile fatalità" (Ugo Foscolo). Reintegrare parte di questo territorio, quindi riappropriarsi di fondi di chi non ne ha diritto. Tuttavia, ci sono altrettanto occupatori che nel corso degli anni hanno manutenuto e valorizzato quei terreni e quindi hanno pieno diritto a chiedere la legittimazione degli stessi. Un polverone per pochissimi fondi. Inoltre lascia sconcerto l'utilizzo che si vorebbe su un demanio così importante. Investire anche in loco su tartufaie. Siamo già in presenza di un paesaggio agrario fortemente modificato, dove l'ultima scoperta produttiva ha fortemente preso posto sulle vecchie colture, condizionando l'economia agricola di ultima generazione. Ormai c'è la "dittatura" dell'offerta di quest'ultimo prodotto. Forse sarebbe il caso di rivedere l'intera materia del Damanio Universalistico, per un suo uso collettivo. Per l'affidamento di tutti i terreni, agricoli, boschi, casali a giovani, per un recupero di saperi contadini, per un recupero di vecchio colture, per rilanciare forme di produzioni desuete. In questa direzione altre regioni si sono mosse mettendo a punto leggi e politiche che coniugassero la preservazioni degli Usi Civici e il forte tentativo di rispondere ad una crisi occupazionale senza precedenti. Altro è solo una forma di propaganda. Tempera, 25 febbraio 2014 Alfonso De Amicis